Il candidato a sindaco di Trapani, Mimmo Fazio, che partecipa al ballottaggio del prossimo 25 giugno, ha annunciato in conferenza stampa “la decisione irrevocabile di abbandonare la competizione elettorale e di dimettersi da deputato regionale”. Fazio ha aggiunto che se nonostante ciò “dovessi essere eletto rinuncerei all’incarico”.
E’ l’ultimo colpo di scena, nella campagna elettorale trapanese attraversata dalle bufere giudiziarie. I
ll candidato sindaco sotto inchiesta per corruzione che aveva trascorso 16 giorni prima del voto agli arresti domiciliari e che malgrado ciò ha prevalso alle elezioni con il 32 per cento dei consensi e che ora chiede ai suoi elettori di non votarlo.
Lo fa all’indomani della decisione della Procura di depositare un ricorso contro la revoca dei domiciliari: il tribunale del Riesame dovrebbe decidere entro 10 giorni se accogliere l’appello del pm e applicare di nuovo la misura cautelare nei confronti di Fazio.
” Sono un uomo delle istituzioni – ha detto Fazio in conferenza stampa- Ho la coscienza a posto, so di non avere fatto nulla. Mi sono reso conto che la mia possibile elezione costringerebbe la città a pagare un prezzo alto. Se fossi passato al primo turno avrei rinunciato. Io voglio bene alla mia città e non posso produrgli del male. Mi dimetto anche da parlamentare regionale e non accetterò la carica di consigliere comunale che mi spetterebbe ex lege se arrivassi secondo al ballottaggio”.
Fazio, quindi rimane uno dei due candidati al ballottaggio anche se invita la città a non votarlo. Pietro Savona è l’altro candidato a sindaco a Trapani arrivato al ballottaggio.