Avrebbero dovuto essere sostituite dalle elezioni di “secondo livello”, una modalità nuova di scegliere i rappresentanti in quelle che dovevano essere ormai l’ex province siciliane, una riforma annunciata come fondamentale e innovativa che avrebbe dovuto fare piazza pulita di quelli che venivano considerati degli organi periferici inutili e costosi. Riforma voluta dal governo Crocetta e rimasta al palo e la commissione Affari istituzionali dell’Ars, ieri, ha approvato il disegno di legge che prevede il ritorno dell’elezione diretta per i presidenti e i consiglieri di Liberi consorzi e Città metropolitane.
Ora si tornerà quasi certamente al voto. Il via libera della prima commissione, adesso, deve essere confermato dall’Assemblea, ma pare che l’indirizzo della commissione potrà trovare consenso anche in aula.
Secondo il disegno di legge, però sarà ridotto del 30% il numero dei consiglieri. Lo svolgimento delle elezioni dovrebbe essere quello di febbraio del 2018.