Regionali

Più acqua nella diga Castello, al via il progetto

In Sicilia, un importante accordo tra la Regione e Enel garantirà un miglior approvvigionamento idrico per la provincia di Agrigento, destinato sia all’uso irriguo che potabile. Il piano prevede il trasferimento dell’acqua dalle dighe Raia di Prizzi e Gammauta verso il lago Castello, risorsa fondamentale per il comprensorio agrigentino. L’iniziativa è stata annunciata durante un vertice tenutosi a Palermo presso Palazzo d’Orléans, in cui le autorità regionali hanno esaminato soluzioni per contrastare la crisi idrica in corso.

Accordo per fronteggiare la crisi idrica

L’incontro, presieduto da Simona Vicari per conto del presidente della Regione, ha visto la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, i dirigenti dei dipartimenti di Agricoltura e Protezione Civile, e il Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale.

In questa sede, l’assessore Barbagallo ha illustrato la strategia per ottimizzare l’approvvigionamento idrico agrigentino tramite il convogliamento di risorse dalle dighe Raia e Gammauta al lago Castello, confermando anche il proseguimento di misure speciali già adottate.

Barbagallo ha, inoltre, ridimensionato l’allarme sulla dispersione idrica del fiume Verdura, spiegando che le perdite sono dovute principalmente a un temporaneo aumento del flusso causato dalle recenti piogge. L’assessore ha dunque ribadito quanto affermato poche ore prima a Lucca Sicula durante la Festa dell’Olio. Nel frattempo, continua l’ordinanza commissariale 1/2024, che consente agli agricoltori di utilizzare l’acqua del fiume Verdura per l’irrigazione di soccorso.

Investimenti nelle infrastrutture idriche

Il piano per migliorare l’approvvigionamento idrico agrigentino comprende anche interventi infrastrutturali, come i lavori alla traversa di Favara di Burgio, il cui completamento è previsto entro poche settimane e che permetterà di accumulare 100 mila metri cubi d’acqua per il lago Castello. A questo si aggiunge la realizzazione di una stazione di sollevamento che consentirà il trasferimento delle risorse idriche.

Parallelamente, è prevista l’installazione di due pompe sul fiume Verdura, con un investimento di 300 mila euro, che permetteranno di incrementare la portata fino a 150 litri al secondo. Questo progetto rappresenta una risposta concreta per sostenere il fabbisogno idrico della zona.

Un progetto ambizioso per il futuro

Per un’ulteriore espansione dell’approvvigionamento idrico agrigentino, è già in fase di progettazione una stazione di pompaggio a Poggiodiana. Con un costo di 15 milioni di euro e tempi di realizzazione stimati in due anni, questa infrastruttura sarà fondamentale per garantire un approvvigionamento sostenibile e duraturo, recuperando un volume d’acqua sufficiente per rispondere alla crescente domanda irrigua della regione.

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