Sono rimasti chiusi per quasi un anno a causa della pandemia, da marzo del 2020, ma adesso è iniziata la ripartenza anche per i musei di Santa Margherita Belice, quello dedicato alla memoria, sul terremoto del 1968, che ha mietuto morte e distrutto il territorio, e quello sul Gattopardo. Ingressi contingentati, misurazione della temperatura e grande attenzione alla sicurezza da parte degli operatori del Comune che si occupano del Museo della Memoria e della cooperativa Terra Nostra che gestisce, da un ventennio, il Museo del Gattopardo.
Il Museo del Gattopardo, con sede nel Palazzo Filangeri-Cutò, è stato inaugurato il 29 ottobre 2000 nell’ambito del programma dell’Unione Europea “Sovvenzione Globale Parchi Letterari”. Al suo interno sono stati creati: il museo dei Manoscritti, il museo delle Cere dove sono rappresentati a dimensione umana i personaggi principali (il Principe di Salina, Tancredi e Angelica, Padre Pirrone, Chevalley e il cane Bendicò) del film Il Gattopardo di Luchino Visconti. L’istituzione organizza ogni anno, nella prima decade di agosto, un premio letterario in omaggio a Tomasi di Lampedusa dove vengono premiati scrittori di fama internazionale.
“Speriamo di potere aprire al più presto durante il fine settimana – dice, in un’intervista a Risoluto.it, Antonietta Raia, della cooperativa Terra Nostra – perché questo ci aiuterebbe parecchio”. Al momento le disposizioni anticovid lo impediscono.