Un modo estremo, cruento e crudele quello che il Pakistan ha messo in atto per risolvere il problema del randagismo. Più di 50 mila cani, infatti, secondo Oipa, muoiono ogni anno sulle strade del Pakistan per mano del governo. I randagi vengono uccisi con armi da fuoco o avvelenati tra sofferenze atroci. I loro corpi senza vita vengono poi raccolti da operatori comunali, che li caricano e li ammassano per poi essere smaltiti.
Di fronte questo terribile scenario, l’associazione di Chiara Calasanzio Ohana di Santa Margherita di Belice ha lanciato una petizione indirizzata al Ministero degli Esteri e al Ministro Luigi Di Maio affinché il Governo Italiano intervenga:
“L’obiettivo della petizione che abbiamo lanciato su Change.org – ha spiegato Chiara Calasanzio – è convincere il ministro a convocare l’ambasciatore pakistano in Italia per presentare un formale reclamo contro questa strage, e contestualmente di fare altrettanto con il nostro diplomatico a Islamabad”.
Già oltre 1000 persone hanno aderito all’iniziativa nelle prime 24 ore. Per firmare la petizione basta collegarsi all’indirizzo http://chng.it/2kFWfGYr .