Ormai è un’onda lunga quella che sta portando in tanti di Mizzica ad iscriversi al Pd. Con gli assessori Francesco Dimino e Salvino Patti e con il sindaco, Fabio Termine, regista dell’operazione, ci sarebbe anche un altro componente della giunta, Agnese Sinagra. Nulla di strano considerando che l’area politica di riferimento è quella. E’ certamente strano, invece, il fatto che tutto sia avvenuto senza dare alcuna notizia. Non erano a conoscenza neppure consiglieri e dirigenti del partito, nessun accenno durante la conferenza stampa di fine anno di sindaco e giunta quando si sono toccati argomenti di natura politica. E qualcuno tutto questo nel Pd non lo avrebbe preso bene.
Ma le novità delle ultime ore, ormai a tesseramento Pd in dirittura d’arrivo, non si fermano qui. Si è tesserato anche Salvatore Mannino, l’assessore che è stato dimissionato dal sindaco per inserire in giunta Alessandro Curreri. Mannino, come si ricorderà, ha dichiarato che mai nessuno gli aveva detto di dovere stare in giunta per due anni e mezzo. E che delle questioni politiche in seno alla coalizione alla base di questa scelta, riferite poi dal sindaco per motivare la decisione, nessuno gli aveva mai parlato.
“Da simpatizzante del partito divento iscritto – dice Salvatore Mannino – in coerenza con quanto da me sostenuto alle elezioni regionali ed europee e quanto da me fatto in città per la nascita del centro sinistra unito”. Così l’ex assessore Mannino che il Pd aveva proposto come candidato sindaco prima dell’accordo con Termine.
Non segue questa strada Daniela Campione, consigliere di Mizzica, l’unica rimasta nel gruppo a palazzo di città. Anzi, fa sapere che già nello scorso mese di novembre si era iscritta ai Verdi. “Nel solco – dice Daniela Campione – di una tradizione di famiglia con due consiglieri che, in periodi diversi, siamo stati con i Verdi”. Il riferimento di Daniela Campione è al marito, Ciro Pinelli.
Insomma, niente giochi d’artificio a Capodanno, ma tanti botti sul piano politico. Qualcuno avrebbe voluto tenerli silenziosi forse confondendoli con quei giochi d’artificio che non provocano rumore e che il Comune di Sciacca ha deciso di non acquistare per la notte di Capodanno. Non è stato così. E avvalersi della facoltà di non rispondere al telefono come fa spesso il sindaco non serve a fermare le notizie.