A scorrere il programma di “Agrigento Capitale della Cultura 2025″ da ieri diffuso dall’organizzazione, sono in tanti a Sciacca ad essere rimasti delusi, a partire dai ceramisti saccensi. Infatti, scorrendo le pagine della brochure che mese dopo mese fissa gli appuntamenti si scopre che un evento e’ dedicato alla ceramica nel mese di maggio. Una mostra di formelle che raffigurano le novelle pirandelliane, ma che sono state commissionate da ceramisti di Savona. Ignorate invece, le due cittadine agrigentine legale alla ceramica, ovvero Burgio e Sciacca, entrambe nell’Associazione nazionale Città delle Ceramiche”. Una svista clamorosa.
L’assessore comunale Francesco Dimino così commenta l’accaduto: “Apprendo con dispiacere che nel programma di Agrigento Capitale della Cultura 2025 le ceramiche di Sciacca, così come quelle di Burgio, non trovano spazio. È un’assenza che non può passare inosservata, considerando che nella nostra provincia ci sono due città di antichissima tradizione ceramica riconosciute a livello nazionale. Ignorare questa eccellenza significa non valorizzare a pieno il potenziale culturale e artistico del territorio. In Sicilia, inoltre, con i sei comuni di tradizione ceramica abbiamo costruito la Strada delle Ceramiche Siciliane, un progetto unico che rappresenta la bellezza e la maestria artigianale della nostra isola. Non aver coinvolto Sciacca e Burgio in una manifestazione di respiro nazionale è una mancanza che denota scarsa attenzione al territorio e ai suoi valori culturali”.
Le interlocuzioni tra Sciacca e Agrigento nel periodo di pianificazione del 2024 ci sono state. Ai vari tavoli di incontro vi erano presenti anche dei ceramisti saccensi. Cosa però abbia portato l’organizzazione di “Agrigento Capitale della Cultura” ha optare per la maiolica ligure al momento non e’ dato sapere.
“Come amministrazione comunale – aggiunge l’assessore Dimino – da mesi cerchiamo un dialogo con i vertici di Agrigento Capitale della Cultura per costruire insieme una programmazione che includa e valorizzi le realtà del territorio. Finalmente, un incontro è stato programmato per il prossimo 24 gennaio a Sciacca. Seppur tardivo, confidiamo che questo appuntamento possa essere un primo passo verso una collaborazione che guardi davvero all’intero comprensorio.Ricordo che Sciacca ha contribuito in maniera determinante alla costruzione del progetto che ha permesso ad Agrigento di ottenere il prestigioso riconoscimento di Capitale Italiana della Cultura 2025. La nostra città merita il giusto riconoscimento e un ruolo centrale in questa grande occasione di rilancio culturale e turistico.Siamo pronti a collaborare e a fare la nostra parte, ma chiediamo maggiore attenzione e rispetto per la storia, le tradizioni e le eccellenze del nostro territorio”.