Sciacca

Crisi idrica, Sciacca Turismo scrive alle istituzioni: “Intervenire per evitare danni alle imprese turistiche”

Con una lettera aperta alle istituzioni del territorio, sindaco in primis e i deputati del territorio, il presidente di Sciacca Turismo, Ezio Bono rivolge un accorato appello per interventi mirati che evitino gravi danni per il settore turistico a causa di una ulteriore stagione di crisi idrica.
“Il territorio della regione Sicilia – scrive Bono – è interessato da un lungo periodo di siccità, causato sia dalla eccezionale scarsità di precipitazioni pluviometriche delle ultime stagioni autunnali e
invernali, sia dalle temperature rilevate costantemente più alte della media che hanno determinato, tra l’altro, una evidente riduzione dei deflussi idrici superficiali e, conseguentemente, una esigua disponibilità di acqua negli invasi e nelle falde idriche. La situazione ha assunto livelli di elevata criticità soprattutto nel territorio della provincia di Agrigento in cui diversi Comuni continuano ad avere scarsi approvvigionamenti idrici con notevoli disagi per i cittadini.
La situazione è complessa e tocca non solo gli usi civili, ma anche settori produttivi importanti
come agricoltura e turismo”.

Bono ricorda come lo scorso anno i rilevanti afflussi turistici soprattutto nella fascia
costiera della provincia, sono stati approvvigionati con interventi di emergenza che hanno permesso
di garantire comunque i servizi.

“Ma – ribadisce – ad oggi, al di là delle promesse riguardanti l’attivazione dei dissalatori, sui cui tempi di realizzazione non ci sono certezze, non risultano azioni concrete che possano consentire alle aziende del settore di programmare la stagione turistica. In previsione di un ulteriore incremento delle esigenze idropotabili e il conseguente aggravamento del deficit idrico in atto, è assolutamente indispensabile avere certezze sulle azioni concrete avviate dalla Regione Siciliana e dalla cabina di regia per l’emergenza idrica.
Con l’occasione riteniamo opportuno segnalare la necessità di intervenire presso le autorità
regionali e gli organismi che si occupano di gestire la crisi idrica, a tutela delle imprese”.

“Abbiamo – conclude – la necessità di avere notizie certe sulla programmazione, organizzazione e controllo sull’attività di gestione del servizio idrico”.

Condividi
Pubblicato da