Sciacca

Nove anni senza Terme, oggi Sciacca scende in piazza


E’ stato il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca ad organizzare per oggi una Giornata Civica di Mobilitazione Popolare nel giorno in cui ricorre il nono anniversario dalla chiusura delle Terme di Sciacca.

Era il 6 marzo del 2015, infatti quando la Regione decise di chiuderle.

Dopo nove anni, la città scenderà in piazza per difendere il proprio patrimonio termale che dovrebbe essere veicolo di ricchezza e di turismo lungo tutto l’arco dell’anno e che invece è stato abbandonato, nell’incuria e nel degrado, con i lucchetti ai cancelli.
“Mentre ovunque – scrive il Comitato – il termalismo sanitario e del benessere diventa risorsa preziosa, a Sciacca rimangono chiusi 2 stabilimenti termali, di cui uno in puro stile Liberty e un altro, le Terme selinuntine,  risalente all’800, le grotte vaporose di San Calogero, scoperte dagli antichi greci, con caratteristiche naturalistiche e terapeutiche uniche al mondo, un complesso di piscine di acque salsobromoiodiche, tre hotel, uno dei quali ristrutturato ed inaugurato due volte ma mai aperto, un parco con piscina termale sulfurea su cui, ancora, si investono soldi pubblici per tenerlo chiuso: solo pochi mesi fa circa 500 mila euro spesi per manutenzione straordinaria. Alla lista si aggiungono un teatro progettato per oltre 2 mila spettatori, dopo 40 anni ancora incompiuto, e un auditorium con annesse sale convegni ed uffici.
Non esiste altrove una tale concentrazione di beni pubblici non utilizzati che si traducono in  occasioni perse di sviluppo, economia, benessere e occupazione, di fatto negati alla città e all’intero territorio. Soldi persi e soldi spesi male”.

il raduno previsto alle ore 10 in piazza Scandaliato, poi il corteo fino allo stabilimento termale di via Agatocle. Li’ da un palchetto alcuni interventi limitati al sindaco, Fabio Termine, presidente del consiglio, Comitato Civico e studenti.

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