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Comune di Sciacca

Praticata per la prima volta la purificazione del sangue nella terapia intensiva di Sciacca, salva la vita di un paziente

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Si e’ concluso con esito positivo il ricovero in urgenza all’ospedale di Sciacca di un paziente che presentava una perforazione intestinale associata a peritonite e shock settico grazie ad un tempestivo intervento chirurgico e all’uso della nuova strumentazione “CytoSorb” per il trattamento della sepsi.

La recente dotazione del macchinario e del kit per emoperfusione presso il reparto del Giovanni Paolo II, voluta dalla Direzione strategica dell’ASP di Agrigento, ha permesso di eseguire nel post chirurgico la purificazione del sangue dell’uomo anticipando il ripristino del severo quadro clinico e riportando in tempi brevi i valori emodinamici e di laboratorio alla quasi normalità.

Si tratta del primo uso che si fa della nuova metodica nel nosocomio ed è stata preceduta dal provvidenziale intervento chirurgico eseguito dall’equipe dell’Unita’ operativa di chirurgia generale, diretta dal professor Carmelo Sciumé, condotto dal dottor Giuseppe Scarpa e dall’equipe di anestesia guidata dalla dottoressa Marciante dell’Unita’ operativa di rianimazione e terapia intensiva diretta dal dottor Francesco Petrusa, responsabile del complesso operatorio del presidio ospedaliero di Sciacca.

Il paziente si presentava in un gravissimo stato clinico e con una severa compromissione dell’equilibrio emodinamico e della funzionalità renale, tali da pregiudicare le funzioni vitali. Dopo l’intervento chirurgico è stato ricoverato, in coma farmacologico ed in ventilazione meccanica controllata, presso il reparto di terapia intensiva dove sono stati immediatamente applicati i protocolli terapeutici e farmacologici convenzionali e, quindi, il trattamento di emoperfusione extracorporea “CytoSorb”, eseguito dal coordinatore dell’Unita’ di terapia intensiva, il dottor Marco Li Gioi, in collaborazione con il dottor Carmelo Urso, responsabile dell’equipe medica dell’Unità.

Le cure hanno permesso al paziente di superare le criticità. Adesso si trova ricoverato nel reparto di degenza comune dell’Unita’ di Chirurgia Generale dove sveglio, orientato, in respiro spontaneo e con un quadro clinico stabile, sta proseguendo il decorso post operatorio.

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