Il sindaco Fabio Termine esclude categoricamente qualsiasi possibile aumento delle bollette per i saccensi. “Aica – ha detto non può lavarsi le mani così. Esiste una crisi idrica regionale che a mio dire non ha fatto ciò che era stato prospettato per risolvere l’emergenza e poi ci sono i guai finanziari di Aica che non possono ricadere sulle tasche dei cittadini virtuoso come Sciacca che hanno sempre fatto il loro dovere pagando regolarmente”.
Eppure negli ultimi quattro anni, la crisi finanziaria di Aica al Comune di Sciacca che e’ socio al 10 per cento, e’ costata 800 mila euro per le casse saccensi. Aica aveva chiuso i primi due anni in perdita, un utile di 110 mila euro nel 2023 e nel 2024 come oggi ha annunciato Cantone i debiti sono lievitati a ben quattro milioni. Insomma ciò che Fabio Termine dice non avverrà nelle bollette dei cittadini poi saranno ugualmente le casse comunali a pagare.
Oggi a Sciacca presente all’incontro con Aica anche il presidente dell’Ati, Giovanni Cirillo che rispetto la preoccupazione per i conti in disordine di Aica così ha dichiarato:
Oggi alla seduta del consiglio comunale alla presenza di Aica sono intervenuti anche i rappresentanti dei Comitati di quartiere e degli amministratori di condominio che esasperati hanno espresso il loro malcontento.