Nel cuore della stagione primaverile, tra Pasqua e il 1° maggio, Sciacca si ritrova a riflettere su un tema ormai ricorrente: le aperture nei festivi. L’invito arriva direttamente da Ezio Bono, presidente dell’associazione Sciacca Turismo, che raccoglie le segnalazioni di numerosi turisti ospitati nelle strutture ricettive locali.
Festività senza servizi: turisti in difficoltà
Durante i giorni di Pasqua e Pasquetta, molti visitatori, in particolare stranieri, hanno lamentato la scarsa disponibilità di servizi: locali chiusi, pochi punti ristoro aperti e difficoltà a trovare persino servizi igienici. “Chi ha deciso di restare aperto – spiega Bono – ha registrato una buona affluenza per colazioni, pranzi, cene e anche per l’acquisto di prodotti artigianali e di abbigliamento”.
Cultura dell’accoglienza e coordinamento tra esercenti
L’associazione Sciacca Turismo sottolinea come l’aumento delle strutture ricettive debba essere accompagnato da una vera cultura del turismo, che comprenda anche i servizi pubblici e un’offerta commerciale attiva, soprattutto nei giorni festivi. Le aperture nei festivi non sono più un’opzione, ma una necessità per garantire un’esperienza completa ai turisti che scelgono Sciacca.
L’importanza delle aperture nei festivi per lo sviluppo economico
Il turismo destagionalizzato rappresenta un’opportunità concreta per l’economia cittadina. Secondo Bono, è fondamentale che le attività commerciali, in sinergia con l’amministrazione comunale, si organizzino per mantenere viva la città anche durante i festivi, sia di giorno che di sera.
L’appello agli operatori economici
“Chiediamo un impegno condiviso – conclude Bono – affinché si garantiscano aperture nei festivi, evitando al contempo rincari poco graditi, segnalati da alcuni visitatori”. Il centro storico di Sciacca è già frequentato da numerosi turisti: serve solo strutturare una rete di servizi all’altezza, in linea con le migliori realtà siciliane.