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Comune di Sciacca

Giovanni Paolo II di Sciacca, l’allarme del Tribunale dei Diritti del Malato: “L’utenza va altrove”

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Con una lunga lettera rivolta all’assessore regionale alla Sanità, Giovanna Volo, il Tribunale dei Diritti del Malato dell’assemblea di Cittadinanzattiva di Sciacca e del suo distretto lancia un Sos sul nosocomio saccense.
“E’ iniziato – scrive il Tdm – un lento e inesorabile depotenziamento dei servizi negli anni e un deterioramento strutturale importante. I servizi depotenziati o eliminati a Sciacca non sono stati sufficientemente sostituiti dall’azienda ospedaliera di Agrigento. Certamente questo è stato reso necessario dalle nuove norme, però ha provocato un’ importante diminuzione del numero di accessi nel nostro distretto.
fonte dati: Regione Sicilia GURS e ufficio statistica Asp/Ag complessivamente all’ospedale di Sciacca sono stati persi, dal 2010-2014, n.13432 accessi. Ciò significa che quest’utenza si è riversata in altre province o, addirittura fuori dalla nostra isola”.

La responsabile del T.D.M. Lilla Piazza e la coordinatrice Pierina Di Martino ancora aggiungono: “Oggi dobbiamo registrare, con tanta amarezza, che il nostro ospedale è DEA di I livello solo sulla carta, perché, nonostante l’abnegazione e le competenze professionali del personale sanitario, non ha le risorse umane e strutturali numericamente necessarie per esserlo, inoltre considerato che e non si è ancora attivata la ” Stroke Unit”.
Quello che ci preoccupa oltremodo è la recente notizie di abbandono di alcune eccellenze sanitarie che probabilmente, non potendo espletare con dignità e sicurezza la loro professione, hanno abbandonano il nostro nosocomio per andare in strutture private o in altre province. Inoltre temiamo che il nostro punto di emergenza, così sguarnito, possa mettere in pericolo la salute e la vita dei cittadini.
Bisogna evidenziare che, non avendo più il nostro punto di ascolto all’interno dell’ospedale e non interloquendo più con l’URP, non riusciamo a conoscere il gradimento dei cittadini in merito ai servizi resi. Ma sui social e sulla stampa continuamente si leggono proteste per le lunghe attese al P.S., per le liste bloccate dei servizi erogati all’esterno e per la mancanza di posti letto”.

Infine, le due chiedono all’assessore Volo “di cercare in tutti i modi possibili di portare serenità a una comunità che non merita tutto ciò e che merita solamente di assicurare il diritto alla salute per tutti i cittadini”.

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