Quando l’isola che non c’è diventa anche meta turistica. Accade a Sciacca con la Ferdinandea. L’evento geologico che oltre un secolo fa ha avuto come teatro il Canale di Sicilia continua a suscitare un forte interesse dal punto di vista scientifico, ripropone questioni di diritto, internazionale, apparentemente scomparse assieme all’Isola nello stesso 1831, ma in realtà pronte a riemergere, nel momento stesso in cui ne viene paventata la riemersione.
Ferdinandea, dopo tanta pubblicità, è diventata una meta turistica, per diportisi che la raggiungono dopo averne chiesto le coordinate, ma soprattutto per sommozzatori, che desiderano visitare gli eccezionali fondali. Turismo e studi, svolti in maniera costante da Mimmo Macaluso, ispettore onorario ai Beni Culturali della Regione Siciliana in materia di geologia marina.
Macaluso racconterà tutto oggi, sabato 2 dicembre, alle 17,15, allo Sciacca Film Fest, nell’ambito del convegno “Ferdinandea l’isola che non c’era”.
Toni Russo e Annalisa Alongi apriranno i lavori. Russo presenta l’iniziativa in un’intervista a Risoluto.it.