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L’Unitas Sciacca contesta l’arbitro della partita contro l’Akragas di domenica scorsa

” Akragas-Sciacca è stata una partita intensissima”. Così a dirigenza dell’Unitas interviene dopo la partita di domenica scorsa. “Nobilitata – continua la nota – da due squadre che si sono affrontate con la massima correttezza e sportività, cioè senza ostruzionismi o perdite di tempo da parte di chi difendeva né voli plateali di cascatori in cerca di finti rigori da parte di chi attaccava, veramente uno spettacolo degno per il quale vanno divisi, anzi raddoppiati, i complimenti a tutti i giocatori ed ai due tecnici, perché se le squadre giocano esprimendo questi valori il merito è anche di chi li guida e pretende che onorino il campo, lo sport e gli avversari”.
Lo stesso ci sentiamo di dire delle tifoserie, giornata assolutamente serena e di pura passione, nonostante la posta in palio fosse importante per noi ed importantissima, forse decisiva, per loro.
La dirigenza dell’Akragas, infine, ci ha accolti con una signorilità e disponibilità che raramente abbiamo trovato su altri campi, dove pure, per la verità, siamo stati sempre ben accolti”.

L’Unitas contesta invece l’arbitro.
” Abbiamo molto da ridire – aggiungono – invece, su una direzione arbitrale incerta ed iniqua; espulso il nostro Mister senza alcuna ragione, normalissimi contrasti di gioco interpretati come falli dei nostri difensori pur usciti palla al piede (un paio addirittura puniti con un giallo incomprensibile) e poi la “maschiata” finale: un fallo da rigore evidentissimo a nostro favore dopo il quale lo stadio si è fermato in un gelido silenzio lungo tre secondi in attesa di quel fischio che tutti aspettavamo e che invece, incredibilmente, non c’è stato. Ma se quel fallo ce lo ha fischiato contro per tutta la partita in qualunque zona del campo, come possiamo accettare che quando si verifica a nostro favore e dentro l’area avversaria improvvisamente non sia più fallo? O è fallo, o non lo è, in qualsiasi zona del campo (area o fuori area) ed a favore di ciascuna delle due squadre. E, subito dopo, il recupero prolungato di oltre 1 minuto e mezzo dopo la scadenza dei 6’ di recupero segnalati, fino al gol dell’Akragas: il tempo non è un’opinione, 6 minuti sono 6 minuti e le squadre hanno giocato anche il recupero senza particolari falli, proteste o perdite di tempo; nessuno dei nostri difensori si è gettato a terra per morto per “grattare” secondi, nessuno degli avversari si è tuffato in area ed è rimasto a terra dolorante per impietosire l’arbitro alla ricerca di un rigore salva-partita, per cui trascorsi i 6 minuti rimane inspiegabile perché, ancora una volta, quel fischio inevitabile non sia arrivato quando doveva.
Involontaria sudditanza psicologica o meri errori tecnici? Ci dispiace, ma non siamo disposti ad accettare supinamente né l’una né gli altri, siamo stati ingiustamente danneggiati (a prescindere dai meriti dell’Akragas, che riconosciamo, primo fra tutti quello di averci creduto fino alla fine) e riteniamo di aver diritto, sia come città che come tifoseria, sia considerati gli enormi sacrifici della nostra società, della squadra e del Mister, a direzioni arbitrali di livello adeguato e tanto rassegneremo a breve nelle forme e nelle sedi opportune”

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