Salvatore Puccio, ciclista del Team Sky, è andato via da Menfi con la sua famiglia quando aveva circa tredici anni. Lo ricorda Giovanni Bucalo, colui che lo seguiva nella prima squadra “Unione Velocipedi Menfi” meravigliandosi già della grande stoffa di quel bambino che sui pedali andava velocissimo. Bucalo è il signore adulto in tuta blu, ritratto nella foto sotto il “Sole di Menfi” e il terzo bimbo accanto: è proprio lui, il ciclista, campione allora ancora in erba.
E’ nelle strade di Menfi che Salvatore Puccio è salito per la prima volta su una bici, paese in cui è nato nel 1989, prima di trasferirsi, per seguire papà Sino e mamma Teresa per motivi di lavoro, a Petrignano di Assisi. In Umbria, da giovanissimo, quel sogno che cresce, che diventa reale: fare della passione della bici condivisa con il fratello Antonio, un vero e proprio lavoro. Dalla militanza alla Bedogni-Grassi-Natalini al Team Hopplà in Toscana e le prime importanti affermazioni fino al contratto professionistico e l’ingresso nel Team britannico nel 2012. Poi la gioia durata 24 ore di indossare quella maglia lì, la prestigiosa rosa, nella tappa del giro del cinque maggio del 2013 nell’isola di Ischia.
Adesso un nuovo Giro, un’altra sfida e nuove pedalate: quelle del ritorno verso il paese natio, tra i propri concittadini che già si preparano a scendere in strada per assistere al passaggio del proprio campione.
Sarà il messaggio affidato ad uno striscione appeso in bella vista lungo il percorso che toccherà Menfi, mercoledì prossimo, a ricordare a Salvatore Puccio e a tutta Italia quella sua pedalata tra le strade costeggiate da vigneti che portano a casa. Mentre mamma e moglie lo attenderanno a Santa Ninfa. Ci sarà anche il signor Giovanni, l’uomo che non porta più quella tuta blu, ma che non rinuncia ogni giorno ad un’uscita in bicicletta.