Sciacca, grande successo per il primo Trofeo Maria Santissima del Soccorso-Memorial Accursio Giarratano

I festeggiamenti in onore della Madonna del Soccorso a Sciacca hanno avuto inizio ieri con una competizione sportiva, il trofeo Maria Santissima del soccorso – Memorial Accursio Giarratano che già alla sua prima edizione ha visto la partecipazione di circa 530 atleti provenienti da ogni parte della Sicilia.

Partendo dallo Stazzone, i podisti hanno effettuato un percorso di 2,5 km per 4 volte per un totale di 10 km, un circuito non semplice ma tanto suggestivo per i panorami mozzafiato che lo hanno caratterizzato. A dare il via, alle 9,30 del mattino, la prima cittadina saccense, Francesca Valenti, accompagnata dagli assessori Sino Caracappa e Roberto Lo Cicero.

L’ottima riuscita della competizione si deve anche alla preziosa collaborazione delle tre associazioni podistiche saccensi, Marathon Club, Agatocle e La Tartaruga. Gli alunni dell’Istituto Alberghiero “Calogero Amato Vetrano” coadiuvati dal professore Liborio Amplo e dagli assistenti tecnici Felice Barone e Giovanni Bucalo hanno imbandito la tavola per il ristoro finale che è stato tanto gradito dai partecipanti.

Ad aggiudicarsi la gara sono stati Giovanni Soffietto e Maria Grazia Bilello entrambi tesserati con Tra i 53 podisti saccensi in gara hanno avuto degli ottimi risultati Luana Russo della Marathon club, che è rientrata alle gare proprio nella sua Sciacca dopo un periodo di stop forzato, che si è classificata quinta assoluta tra le donne ma seconda nella categoria SF35, Ivano Nicolosi con il tempo di 39’09’’ si è piazzato al trentasettesimo posto della classifica tra gli assoluti, Enzo Fazio si è classificato al secondo posto nella categoria SM55 e nella categoria SM75 Paolo Lazzara si è classificato primo.
Di seguito tutti i saccensi che hanno participato con posizione in classifica generale, posizione di categoria e tempo di arrivo.

Nel corso delle premiazioni un riconoscimento è andato anche ai genitori di Accursio Giarratano 15 enne morto nel 2002, dopo una lotta lunga due anni, contro un male. Il padre armatore del peschereccio che porta il suo nome e che l’estate scorsa ha soccorso una cinquantina di migranti naufragati a 50 miglia dalla costa maltese.

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