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La Guardia di Finanza sulle tracce di altri reperti archeologici che si trovano nelle case di professionisti di Sciacca

Fior di professionisti con la passione per i reperti archeologici. Una passione che, però, supera la ragione perché pur di tenersi in casa vasi, coppe e, come nell’ultimo sequestro della Guardia di Finanza, anche maioliche di Burgio che erano state trafugate, nel 2000, da una tomba monumentale tutelata con decreto della Soprintendenza dei beni artistici e culturali di Agrigento poiche’ ritenuta di interesse storico-artistico ed etno-antropologico, non considerano il pericolo. Ma quello che sta venendo fuori dai primi sequestri di reperti archeologici operati dalla compagnia di Sciacca della Guardia di Finanza sembra essere solo la punta dell’iceberg. A quanto pare c’è tanto altro e le indagini continuano e dovrebbero portare presto ad ulteriori sviluppi.

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