Avevano detto di salvare solo l’opposizione di Paolo Mandracchia, “mosca bianca” rispetto il deserto di chi sedeva in consiglio. Sembrava ad un certo punto scontata e naturale l’alleanza tra Mizzica e lo stesso consigliere comunale che in queste ore paradossalmente sta valutando se correre proprio con quel centrosinistra “accozzaglia di sigle” che Mariolina Bono, assunta sempre più a madre putativa di Mizzica, ha etichettato qualche giorno fa. Con l’incontro di oggi l’innesto con quella che Fabio Termine, fulcro di Mizzica fin dalla prima ora, definisce “la buona politica” e parte di quelli che furono “Libera Sciacca”, è ormai ufficialmente compiuto.
E’ stata la stessa Bono, oggi chiamata ad aprire il momento conclusivo dell’incontro in Badia Grande, a ribadire il valore e la rilevanza del progetto Mizzica per la sua specificità di essere animato da tanti giovani che non vogliono andar via da Sciacca e che vogliono dare il loro contributo, in netta rottura col passato.
L’ex vicesindaco, dopo le critiche che qualche giorno fa ha indirizzato al centrosinistra, ha poi rilanciato: “Qualcuno dimentica che noi siamo stati coloro che hanno supportato l’investimento di Rocco Forte che adesso, è una realtà della città di Sciacca di cui ci si vanta tanto”.