Un vero e proprio dossier quello elaborato dal laboratorio di Mizzica che per oltre un mese e mezzo ha lavorato al problema del randagismo elaborando una proposta, messa nero su bianco e che da domani sarà dapprima oggetto di una petizione popolare per poi essere consegnata all’amministrazione comunale.
Non un canile pubblico comunale, come la sindaca Francesca Valenti e l’assessore Paolo Mandracchia hanno annunciato a fine anno, ma un rifugio polifunzionale.
“Se continuiamo a pensare che ci serve solo uno spazio in più dove poter accogliere i randagi – hanno detto Giuseppe Catanzaro, Agnese Sinagra e Daniela Campione – vuol dire semplicemente non voler affrontare realmente il problema. Noi riteniamo che serve un approccio diverso e ciò vuol dire creare dei servizi che innescano quei meccanismi culturali in grado di cambiare il modo di vivere e affrontare un’emergenza. Per questo la soluzione è un rifugio dove le associazione e i volontari e i cittadini sono parte attiva”.
Durante la conferenza stampa di questo pomeriggio, la forza politica ha spiegato anche che porterà avanti la proposta tramite una petizione popolare che attraverso i social e anche il più tradizionale banchetto, coinvolgerà i cittadini in prima linea chiedendo la sottoscrizione dell’idea progettuale del gruppo: “Più di cinque mila persone – ha detto Catanzaro – hanno scritto Mizzica nella propria scheda elettorale, ciò vuol dire che ci aspettiamo che la nostra idea sarà condivisa da un bel p’ di persone. Questo speriamo, stavolta, ci aspettiamo ci aprirà le porte della sindaca e dell’assessore che finora non ci hanno voluto ascoltare su altri temi. Noi chiediamo solo il confronto, la nostra campagna elettorale è finita da un pezzo. Ora vogliamo solo dialogare e confrontarci nell’interesse di tutti”.