Ai discorsi vuoti di retorica, nel giorno dell’anniversario della strage di Capaci, abbiamo preferito i ricordi personali di quanti abbiamo incontrato.
I pensieri e le parole sincere degli uomini e delle donne delle istituzioni che abbiamo raccolto durante il momento commemorativo organizzato dal Comune di Sciacca questa mattina dinnanzi il cippo dedicato alle vittime della mafia in piazza Saverio Friscia, ma anche il ricordo di quanti abbiamo incontrato al bar, al supermercato, per strada.
Ventitrè maggio è il giorno della morte da eroi dello Stato di Giovanni Falcone, Francesca Morvillo, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani, ma è anche lo spartiacque fatto di fotogrammi indelebili di un pezzo di autostrada italiana squarciata dal tritolo per annientare il germe della legalità e della giustizia che oggi a ventisei anni di distanza, è scolpito incancellabile nella consapevolezza e nella coscienza di chi c’era ed oggi ne è diventato, ognuno per la sua piccola parte, grande testimone.