“Profondo disappunto per la chiusura della guardia medica. Mi rivolgo direttamente al Presidente della Regione Siciliana e all’assessore alla Sanità, in quanto rappresentanti di una governance che dovrebbe garantire la salute e la sicurezza dei cittadini, anche di quelli che vivono nei comuni più piccoli e lontani dalle grandi città”. Così il vicesindaco di Burgio, Katia Maniscalco, in merito alla chiusura, per un mese, della Guardia medica dovuta alla mancanza di medici.
“Nel nostro amato paese, Burgio, la situazione sanitaria è ormai insostenibile – continua -. Oltre alla Guardia medica, non abbiamo nemmeno un’ambulanza o un presidio del 118. La Guardia medica stessa, quando è stata operativa, era priva di strumenti ed attrezzature per la diagnosi di primo soccorso, rendendo difficile garantire una risposta tempestiva ed efficace in caso di emergenze. E tutto questo in un territorio in cui l’età media è elevata e le esigenze sanitarie sono, di conseguenza, particolarmente delicate”.
“È intollerabile pensare che un intervento del 118 – aggiunge Maniscalco – richieda tempi non inferiori a un’ora e mezza. Questo è semplicemente inaccettabile e indifendibile per un paese che si considera civile, alle soglie del 2025. Comprendo le difficoltà legate alla mancanza cronica di medici, comprendo anche la riluttanza di molti professionisti ad accettare incarichi in piccole realtà come la nostra, ma questo non può giustificare l’abbandono di una comunità intera”.
“La nostra comunità – aggiunge – non può restare senza una guardia medica, senza un presidio del 118 e senza un’ambulanza medicalizzata. A peggiorare la situazione, anche i presidi dei comuni vicini, come Lucca Sicula e Villafranca Sicula, sono in una fase di chiusura. Tutto questo ci fa sentire come cittadini di serie D, come se la nostra vita avesse meno valore rispetto a quella degli abitanti delle città più grandi e meglio servite”.
“Mi sento mortificata, sia come amministratrice che come cittadina, per non poter garantire ai miei concittadini e ai miei figli un diritto fondamentale: quello alla salute. Voglio risposte dal governo regionale. Non accetterò passivamente questa situazione e non lascerò che la mia comunità resti senza voce. Burgio merita rispetto, dignità e sicurezza sanitaria, e continuerò – conclude – a lottare per questo diritto fondamentale”.
La chiusura della Guardia medica di Burgio è prevista per il mese di dicembre.
Nella foto, il vicesindaco di Burgio, Katia Maniscalco