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“Mafia a Burgio, Lucca e Villafranca”, rinvii a giudizio

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Due accusati di associazione mafiosa saranno giudicati con il rito abbreviato assieme a un imputato di favoreggiamento, mentre gli altri sono stati rinviati a giudizio e il processo sarà celebrato con il rito ordinario.

Lo ha disposto il gup del Tribunale di Palermo, Ivana Vassallo, a seguito dell’indagine della Dda di Palermo svolta a Burgio, Lucca Sicula e Villafranca Sicula che si è estesa anche fuori provincia fino a Mazzarino, nel Nisseno, e in Calabria, a Marina di Gioiosa Jonica..

Giudizio abbreviato per Alberto Provenzano, di 59 anni, di Burgio, difeso dall’avvocato Vincenzo Giambruno, e Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio, difeso dagli avvocati Teo Calderone e Vincenzo Castellano, entrambi accusati di associazione mafiosa. Prima udienza per la discussione del pm il 16 gennaio 2025.

A giudizio dal 3 marzo 2025 con il rito ordinario Salvatore Imbornone, di 64 anni, di Lucca Sicula, ritenuto il reggente del mandamento mafioso di Lucca Sicula e Ribera; Nicolò Riggio, di 58 anni, di Burgio; Antonio Perricone, di 53, di Lucca Sicula; Francesco Caramazza, 51, di Favara, e Giuseppe Maurello, 54, di Lucca Sicula.

Rinviato a giudizio per favoreggiamento con istanza di patteggiamento rigettata Gabriele Mirabella, 38 anni, di Lucca Sicula, consigliere comunale in carica. Il suo legale, l’avvocato Vincenzo Castellano, aveva avanzato al gup richiesta di patteggiamento a 2 anni, con pena sospesa, ma escludendo l’aggravante di avere favorito l’associazione. Il giudice ha rigettato l’istanza.

Per Giacomo Bacino, di 60 anni, di Burgio, al quale viene contestato pure il favoreggiamento, gli avvocati Michele Giovinco e Nicasio Genova, hanno chiesto e ottenuto il giudizio abbreviato. Per lui processo dal 16 gennaio 2025.

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