Sono giovanissimi e appena laureati e negli ultimi mesi stanno supportando e dando una mano ai reparti in prima linea contro il Covid: sono i giovani camici che l’Asp ha assunto in piena emergenza per sopperire alla mancanza di organico.
I tre saccensi che vi mostriamo nella foto di copertina, fotografati mentre si sottopongono al vaccino della Pfizer, sono ad esempio, in servizio presso il reparto di medicina generale del Fratello Parlapiano di Ribera dove nelle prossime settimane si aprira’ proprio il Covid Center della provincia. Si tratta dei medici Paolo Amato, Ignazio Gerardi e Giuseppe La Torre. I tre hanno appena 25 anni, hanno conseguito la laurea tra settembre e ottobre del 2020 e a seguito della pandemia, sono stati assunti per il reparto Covid della struttura che sorgerà a breve, nel frattempo hanno offerto supporto ai colleghi dell’unità operativa attiva. Oltre ai tre saccensi, al Parlapiano anche un giovane medico di Canicattì e una neo dottoressa della stessa Ribera.
Nel marzo dello scorso anno, nel pieno della pandemia, il Decreto Cura Italia, ha reso immediatamente abilitante per l’esercizio della professione di medico-chirurgo il conseguimento della laurea magistrale a ciclo unico in Medicina e Chirurgia, in modo da liberare immediatamente sul sistema sanitario l’energia di circa 10 mila medici, direttamente coinvolti nell’esercizio della professione di medico-chirurgo e far fronte alla carenza di camici bianchi che questa emergenza sanitaria ha drammaticamente rivelato.
Per i neo medici un’esperienza unica e la prima vera esperienza lavorativa che permette di metter in atto molte delle conoscenze acquisite nei sei anni.
Anche al Giovanni Paolo II di Sciacca, sono stati reclutati giovani camici bianchi che dall’università e freschi dal conseguimento del titolo, stanno affiancando i colleghi durante queste settimane. A tutti loro, un grande in bocca al lupo per l’inizio di questa importantissima professione.