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Musumeci commenta il passaggio a zona arancione: “Adesso, puntiamo alla gialla”.

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 Le due settimane di zona rossa ci hanno permesso di passare adesso ad arancione perché in due settimane si è dimezzato il numero dei contagi, ridotto il numero delle perdite umane. Abbiamo avuto ragione: pensavamo di dovere anticipare la zona rossa per evitare degenerazioni”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, in un video diffuso sui profili istituzionali della Regione.

“Noi – ha aggiunto – puntiamo alla zona gialla e, perché no, alla fine a quella bianca, ma questo dipende dalla responsabilità di ciascuno e di tutti. Intanto sono contento che abbiamo potuto guardare con realismo all’esigenza concreta di tutelare in diritto alla salute e alla vita, nonostante le tante incomprensioni. Il presidente Musumeci ha auspicato che “da Roma arrivino presto i preannunciati sostegni economici di cui c’è tanto, ma tanto, bisogno”. Anche alla luce del fatto, ha osservato, che “questa crisi di governo non ci aiuta accelerare i processi di sostegno concreto e celere”. “Speriamo che arrivino i vaccini – ha sottolineato – eravamo i primi in Italia per campagna di somministrazione. Abbiamo neutralizzato i ‘furbetti, e chi ha sbagliato pagherà perché non si può speculare a danno degli indifesi e di chi ha diritto”.

“Speriamo – ha detto – che nel mese di aprile si possa arrivare ad una riapertura che metta gli operatori economici di tornare a lavorare e quindi di tornare a guadagnare e di uscire da questo tunnel dove il buio sembra avere spento ogni speranza. La speranza rimane in vita: lo abbiamo visto e lo vedremo di più nelle prossime settimane. Ma la speranza va alimentata non soltanto dalla forza di ciascuno di noi, ma anche dai comportamenti di ciascuno di noi. E sono sicuro che presto vinceremo questa battaglia”.

“Come ci eravamo impegnati a fare – ha aggiunto il governatore le scuole si stanno riaprendo lentamente. Già il 1 febbraio potranno tornare in classe le seconde e le terze medie inferiori. Se continuerà a calare il contagio anche per le superiori si potrà tornare in presenza l’8 di febbraio. È un processo graduale, improntato alla prudenza e deve essere così”.

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