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Comune di Sciacca

Nessuna barella di biocontenimento per l’ospedale di Sciacca, a maggio scorso la Onlus “Fiamme Gialle” ha donato una somma a cio’ destinata

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Se un ricoverato positivo al Covid del Giovanni Paolo II di Sciacca deve essere trasferito in un altro ospedale, al momento viene impiegata l’ambulanza del 118 con un notevole disagio per il nevralgico servizio di soccorso impiegato in una trasferta che ben che vada, dura circa tre ore sottraendo mezzi, tempo e risorse dal servizio territoriale. Ma non si puo’ fare altrimenti al momento. Così e’ capitato gia’ una settimana fa, quando alcuni pazienti Covid sono stati trasferiti al Malattie Infettive del Sant’Elia di Caltanissetta che rimane la struttura per il Covid di riferimento per tutta la provincia: il centro Covid al Fratelli Parlapiano di Ribera non sarà pronto prima di novembre e i dieci posti di degenza Covid all’ospedale di Sciacca non sono ancora stati attivati.

La struttura ospedaliera di Sciacca con una barella di biocontenimento avrebbe potuto effettuare il trasferimento con la propria ambulanza aziendale che al contrario, di quella del 118 non e’ munita di tutti i dispositivi che occorrono per pazienti ad alto rischio infettivo come chi e’ affetto da Coronavirus. Per farlo in sicurezza serve appunto una barella di biocontenimento che a disposizione della struttura permetterebbe al paziente positivo anche di essere trasferito al suo interno tra i vari reparti senza per forza, andare a creare quei percorsi necessari per garantire la commistione tra infetti e non. Anche sottoporre il positivo ad un esame diagnostico con una barella di questo tipo, tutto sarebbe più semplice.

Eppure a maggio scorso, nel post lockdown e una pandemia, c’è stato chi ci ha pensato a rimediare alla mancanza e ha donato un assegno da dieci mila euro all’Asp di Agrigento proprio con queste finalità. La Onlus “Fiamme Gialle ” ha così consegnato il ventisette maggio scorso l’assegno nel corso di una cerimonia simbolica nelle mani del Commissario straordinario per l’emergenza Alberto Firenze che nei mesi a venire ha continuato ad indirizzare note alla direzione aziendale dell’Asp di Agrigento chiedendo l’acquisto dell’apparecchiatura per il presidio ospedaliero di Sciacca.

Ad oggi, la barella di biocontenimento non e’ ancora stata acquistata nonostante siano trascorsi quasi quattro mesi. Al San Giovanni di Dio di Agrigento, l’altro grande ospedale della provincia, ha gia’ in dotazione una barella di biocontenimento.

La liberalità dell’Anfi, presieduta da Franco Zerilli resta non espletata.

Le donazioni in denaro pervenute all’Asp di Agrigento sono confluite in un unico conto aziendale.

E proprio dalla direzione amministrativa dell’Asp, alla nostra richiesta di chiarimenti in merito ai ritardi per il mancato acquisto, ci hanno fatto sapere che in questo momento la direzione strategica e’ “impegnata nell’attivita’ di pianificazione delle somme ricevute in donazione”.

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