“Purtroppo ci risiamo, la storia si ripete.
È davvero intollerabile ed inammissibile che medici ed infermieri nel turno di lavoro presso una
struttura ospedaliera possano essere presi di mira ed aggrediti dall’utenza”. E’ la considerazione espressa dalla Onlus “Orazio Capurro- Amore per la vita”, a proposito della vicenda dell’aggressione ai medici e sanitari del reparto di rianimazione dell’ospedale di Sciacca.
“Il Presidente, il Consiglio Direttivo e tutti i soci dell’Associazione ORAZIO CAPURRO – Amore
per la Vita ONLUS esprimono grande vicinanza e sincera solidarietà a tutti gli operatori sanitari
dell’UOC di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Sciacca che nei giorni scorsi hanno subito
una vera e propria aggressione da parte dei parenti di una persona ricoverata che purtroppo non ce
l’ha fatta.
Nell’esprimere cordoglio per la giovane paziente che purtroppo è venuta a mancare non possiamo
non condannare la gravissima e violenta reazione dei familiari che, seppure addolorati, hanno
sfogato la loro rabbia nei confronti di chi in quel momento certamente aveva tentato di tutto per
salvare la vita alla loro cara.
Ancora una volta fatti come questo mettono in evidenza come la mancanza di un’adeguata
sorveglianza in Ospedale esponga gli operatori sanitari ad un elevato rischio anche per la loro stessa
incolumità.
Conosciamo bene l’impegno, la professionalità e l’amore con cui operano i medici e gli infermieri
della Rianimazione dell’Ospedale di Sciacca, un reparto in cui solitamente finiscono i pazienti la cui
situazione è compromessa e la cui vita è appesa ad un filo.
Quello della Rianimazione è un reparto dove il dolore si vede e si vive quotidianamente ed è
proprio questa la ragione che ha spinto nei giorni scorsi i sanitari di questa Unità Operativa ad
essere protagonisti di un’iniziativa di solidarietà e di umanizzazione dell’Ospedale mostrando sopra
la bardatura, cui sono costretti da molti mesi, una foto del volto del sanitario che si sta prendendo
cura del paziente per rassicurarlo e non far venire mai meno il rapporto umano”.
Aggressione ai medici della rianimazione di Sciacca, la solidarietà della Onlus Capurro
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