Ci sono forti proteste, ad Agrigento, per le notizie circa il presunto taglio dei posti letto al reparto di Oncologia dell’ospedale San Giovanni di Dio. Le proteste scaturiscono dal fatto che a fronte di queste previsioni, il reparto omologo del Giovanni Paolo II di Sciacca dovrebbe essere riconosciuto “struttura semplice dipartimentale”. Non sono certamente le denominazioni quelle che contano. Soprattutto grida vendetta che queste polemiche si verifichino proprio nei giorni in cui l’ospedale saccense è costretto a fare a meno della “Camera bianca”, per la preparazione delle chemioterapie, costringendo gli addetti a fare una spola assurda tra Sciacca e il capoluogo tutti i giorni. Eppure ad Agrigento lamentano un presunto declassamento dell’Oncologia del San Giovanni di Dio ad ambulatorio. Eppure, ad oggi, le stabilizzazioni di medici effettuate hanno riguardato gli ospedali di Agrigento e di Canicattì, non certo quello di Sciacca. Anche la presidente della Commissione Sanità dell’ARS Margherita La Rocca Ruvolo ha smentito ogni ipotesi di depotenziamento: “Non è vero niente”, ha detto.
Allarme ad Agrigento: “Depotenziano l’Oncologia a vantaggio del Giovanni Paolo II”. Ma le cose stanno davvero così?
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