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Comune di Sciacca

Associazione animalista denuncia il sindaco: “È responsabile del benessere dei randagi”

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Nella bolgia delle polemiche e delle considerazioni di natura perfino antropologica nei confronti della città di Sciacca (i cui abitanti sarebbero tutti “assassini” di cani randagi), si inserisce oggi la denuncia all’autorità giudiziaria presentata da Lorenzo Croce, presidente dell’associazione animalista AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente), nei confronti di Francesca Valenti, accusata di avere violato la norma che assegna al sindaco la responsabilità per il benessere dei randagi presenti sul territorio comunale e della loro salute ed incolumità. Per

Per l’AIDAA il capo dell’amministrazione avrebbe ritardato volutamente l’emissione dell’ordinanza comunale che avvisava della presenza dei bocconcini avvelenati e avendo quindi commesso abuso d’ufficio.  Inoltre al sindaco di Sciacca Croce imputa la violazione dell’articolo 544 ter del codice penale per aver :”con il suo comportamento omertoso omesso di segnalare la presenza del veleno non allertando i competenti servizi territoriali di controllo favorendo cosi la morte per avvelenamento di decine di cani randagi di cui è responsabile”, infine per aver :”violato gli articoli 50 del decreto legge 18 agosto 2000 numero 267 che conferisce al sindaco il potere di ordinanza in materia di tutela della incolumità pubblica e della salute dei cittadini, in quanto con il suo comportamento il sindaco Valenti ha di fatto messo a repentaglio la salute dei cittadini del suo comune non avvisandoli della presenza dei bocconi avvelenati in parti cospicue del territorio comunale”.

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