L’avviso pubblico del Carnevale di Sciacca potrebbe non venire alla luce così come annunciato dal sindaco Fabio Termine in settimana. Una questione tecnico – contabile bloccherebbe quello che il primo cittadino aveva preventivato come un passaggio scontato, ossia l’approvazione in Giunta dell’avviso e la pubblicazione.
In questo momento, il Comune di Sciacca si trova in esercizio provvisorio e senza un bilancio approvato, quello che si può impegnare sono solo somme in dodicesimi.
A superare il momento di blocco e di empasse, potrebbe essere soltanto un’interpretazione estensiva dell’art.163 del Testo Unico Enti Locali che permette di spendere anche in esercizio provvisorio anche quelle somme che sono tassativamente vincolate dalla legge. Ed ecco che qui subentrerebbe l’imposta di soggiorno, tassa con vincolo di scopo che potrebbe rientrare nel caso di specie e risolvere la questione permettendo l’approvazione e la pubblicazione del bando.
Ma in tutta la vicenda del Carnevale di Sciacca rinviato a maggio, vi e’ un altro aspetto da considerare: ossia il fattore tempo. L’amministrazione comunale e’ in netto ritardo con la programmazione, la promozione ma soprattutto con la pubblicazione dei relativi bandi. Se si riuscisse a superare il problema tecnico-contabile del bando per il concorso, chi garantirebbe che il Comune riuscira’ a trovare un gestore per i servizi in così poco tempo?
Non ci sarebbe tempo per prorogarlo nel caso in cui andasse deserto; se così fosse il Comune sarebbe pronto con un piano B a gestire i servizi in assoluta autonomia con le risicate risorse economiche e di personale in organico?
Insomma, ancora una volta la giusta organizzazione per tempo resta il tallone di Achille di una festa in continuo bilico che non riesce a fare il salto di qualità.
