Un vero e proprio richiamo da parte della sezione Italia Nostra di Sciacca all’amministrazione comunale auspicando una maggiore attenzione da parte della giunta Termine nei confronti di alcune problematiche riguardanti il patrimonio storico- architettonico saccense. L’associazione ambientalista riporta tre esempi concreti di beni che avrebbero bisogno di questa maggiore attenzione
“Chiediamo – ha scritto il presidente di Italia Nostra Calogero Segreto – una maggiore sensibilità e impegno nei confronti di alcuni beni culturali negati alla fruizione dei nostri cittadini in considerazione anche che questa città non può permettersi che buona parte del proprio patrimonio, che ha una notevole valenza storico-culturale e turistica rimanga chiuso e precluso alla fruizione”.
- Tra gli esempi riportati il convento di San Francesco che da più di un anno risulta transennato e precluso alla libera fruizione dei cittadini e dei turisti.
- “Considerato – evidenzia Segreto – il valore storico culturale del b e n e , la sua importanza turistica, e il ruolo di contenitore culturale che nel corso degli anni ha svolto con lo svolgimento in esso di convegni, mostre, congressi, ecc., pur appartenendo al patrimonio regionale, la sua chiusura è un lusso che la nostra città non può permettersi data la situazione attuale in cui versano le Terme.
Ci risulta che da tempo ‘ Ufficio del Genio Civile ha depositato negli uffici competenti regionali il progetto di ristrutturazione che permetterebbe la riapertura del complesso. Progetto che non prevede interventi di tipo strutturali, in quanto non necessari, ma interventi nella maggior parte interessanti il rifacimento della facciata. A tal proposito l’Amministrazione Comunale, ma anche la deputazione regionale della z o n a, si è
interessata affinché tale progetto venga al più presto finanziato prima che entri in vigore il nuovo prezziario regionale che costringerebbe ad una nuova redazione dello stesso? - Inoltre, da alcuni mesi vengono, con entrata in via Figuli, autorizzati dall’Ente gestore e svolti all’interno del complesso in questione: corsi, convegni a carattere internazionale, feste di laurea, serate danzanti con Dj, ecc. malgrado l’immobile risulta transennato e precluso alla visita dei turisti e dei cittadini in genere dalla via Agatocle. Riteniamo tale situazione inaccettabile e ingiustificabile considerato che la fruibilità è preclusa solo ai visitatori e non a chi, probabilmente a pagamento, organizzi qualsiasi tipo di evento. Vogliamo ricordare, prima di tutti a noi stessi, che si tratta di un bene pubblico e in quanto tale se è agibile per determinati eventi deve essere fruibile anche ai visitatori. Pertanto le chiediamo di intervenire affinché venga modificata/ridimensionata l’area transennata al fine di garantire anche l’accesso da via Agatocle e garantire la fruizione anche ai semplici visitatori nello stesso tempo di mettere in atto tutti gli strumenti possibili per li
finanziamento del progetto di ristrutturazione del complesso architettonico”. - Altro esempio riportato e per il quale Italia Nostra chiede intervento del sindaco Fabio Termine e’ la chiesa di Santa Margherita che da diversi anni risulta chiusa e non fruibile in quanto interessata da lavori di restauro e allestimento auditorium, lavori progettati e diretti dalla
Sovrintendenza ai Beni Culturali di Agrigento. - “Già – scrive Segreto il 21.10.2022 la sezione di Italia Nostra aveva inviato una nota all’allora Sovrintendente nonché Direttore dei Lavori, architetto Michele Benfari, dove si chiedeva lo stato di fatto dei lavori e la data presunta di ultimazione, nota che non ha avuto alcuna risposta da parte del destinatario. A seguito di ciò abbiamo inviato il 16.03.2023 una nota all’ amministrazione comunale dove chiedevamo di interessarsi della problematica nella speranza di avere un riscontro più
positivo, ma anche questa nota non ha ricevuto risposta. Considerato che il precedente Direttore dei lavori si è dimesso e che la direzione degli stessi è stata affidata al geometra Ignazio Perrone il quale ci ha assicurato che cercherà con sollecitudine di dirimere il contenzioso in atto tra l’Ente appaltante e l’impresa esecutrice i lavori e giungere così alla conclusione dei lavori. Chiediamo ancora una volta, all’amministrazione comunale di intervenire e sollecitare la Sovrintendenza affinché si proceda all’ultimazione dei lavori e restituire alla fruizione dei cittadini saccensi e dei turisti uno dei beni culturali di maggiore pregio della nostra città”.
Infine, Italia Nostra segnala la chiesa di Sant’ Agostino che corre il rischio di chiusura in quanto il soffitto della sacrestia è in parte crollato a causa di infiltrazioni di acque piovane provenienti dalla copertura, una situazione a quanto pare diffusa in altre parti della copertura.
“Chiediamo – conclude il presidente Segreto all’amministrazione comunale di intervenire presso la Curia, proprietaria del bene ecclesiastico, affinché provveda alle opere necessarie”.