I Carabinieri della Stazione di Partanna, coordinati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, hanno denunciato T.V. pluripregiudicato 58enne partannese, per i reati di incendio e danneggiamento aggravato.
L’uomo, alle prime luci dell’alba, ha appiccato il fuoco ad alcune sterpaglie nei pressi della propria abitazione, decidendo subito dopo di recarsi al bar.
Le fiamme alimentate dal vento e dalle alte temperature in pochi attimi hanno interessato i terreni circostanti raggiungendo anche un immobile di una proprietà confinante.
I vigili del fuoco, giunti tempestivamente sul posto, sono riusciti a domare l’incendio, con non poche difficoltà.
Spento il fuoco, che aveva danneggiato irrimediabilmente un fabbricato adibito a deposito di strumenti da lavoro di un’azienda del posto, hanno accertato l’origine dell’incendio.
I Carabinieri hanno così valorizzato il protocollo, firmato nel 2017 con la Procura della Repubblica di Sciacca, in materia di indagini sugli incendi e i fuochi controllati, che ha fissato procedure omogenee per tali investigazioni che, oltre a concentrarsi sull’accertamento dell’origine antropica o meno degli eventi, si rivolge anche alla verifica del rispetto da parte dei titolari dei terreni interessati da incendi delle disposizioni finalizzate alla prevenzione nonché a valutare se la cattiva gestione dei terreni abbia favorito l’innesto e la diffusione delle fiamme. Tale metodologia ha consentito così di ottenere importanti risultati in chiave repressiva e preventiva.
Il lavoro del personale della Stazione Carabinieri è stato certosino: grazie alle diverse testimonianze di alcuni cittadini e alle immagini di videosorveglianza sono riusciti a ricostruire la vicenda e a individuare il partannese come autore dell’incendio.
L’uomo vistosi scoperto dalle prove schiaccianti raccolte, non ha potuto far altro che ammettere le proprie responsabilità.
In tale quadro rientra l’azione che le Stazioni Carabinieri, con il supporto dei recenti rinforzi di Carabinieri Forestali arrivati da altre regioni italiane, stanno ponendo in essere per individuare i responsabili degli incendi sviluppatisi in Sicilia.