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Centro Studi De Gasperi:” Illegittima la delibera ATI sulle fatture a conguaglio dal 2019″.

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Il Centro Studi De Gasperi evidenzia l’illegittimità della delibera dell’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento n. 1 dello scorso sedici febbraio avente per oggetto “fatturazione tariffaria a conguaglio: determinazioni in ordine alla decorrenza ed alle modalità dì riscossione” .

L’ultima delibera fa decorrere i conguagli tariffari, stabiliti dalla precedente delibera ATI n. 3 /2020, dal 1 gennaio 2019, continua a
violare il principio di legge di irretroattività delle tariffe relative ai corrispettivi idrici, secondo l’associazione politica, un principio ormai consolidato in giurisprudenza (fra le numerose pronunce Consiglio di Stato, sez. VI, decisione 09/09/2008 n° 4301) secondo cui “E’ corretto raccordare l’obbligo di contribuzione per utilizzo delle risorse idriche a partire dalla
data di pubblicazione della delibera sul nuovo regime tariffario, restando esclusa la
possibilità di riferirsi a qualunque periodo precedente.

“In conclusione – si legge nella nota del entro Studi De Gasperi – quindi sia la recente delibera dell’Ati n. 1 del 16.02.2021 che la
delibera ATI n. 3 dell’8 giugno 2020, presentano identici profili di illegittimità, con
danno a tutti gli utenti del servizio idrico di tutti i Comuni facenti parte del Libero
Consorzio di Agrigento, e pertanto se ne è chiesta con l’istanza odierna l’immediato
annullamento.
In conclusione riteniamo che imporre conguagli tariffari retroattivi ai cittadini-utenti
del Servizio idrico nella ex provincia di Agirgento, oltre ad essere in violazione di
legge, rappresenta una vera e propria beffa per gli utenti del servizio, considerato che
gli utenti hanno subito e continuano spesso a subire disservizi e disagi per
l’inefficienza del Gestore del Servizio idrico, una beffa aggravata dal periodo di grave
crisi economica che molti cittadini stanno vivendo a causa della pandemia in corso.
Nella delibera ATI n. 1 del 16.02.2021 si fa riferimento alla necessità di voler venire
incontro ai cittadini utenti, ma con riferimento a tale obbligo morale, esiste un solo
modo per venire incontro alle esigenze dei cittadini utenti del servizio idrico, in tale
periodo di grave crisi economica causato dalla pandemia, ed è il rispetto del principio
di legge della irretroattività dei corrispettivi del servizio idrico, i quali possono essere
applicati solo per l’avvenire.
In conclusione abbiamo chiesto e chiediamo pubblicamente al Presidente dell’ATI di
Agrigento, Francesca Valenti, di convocare immediatamente l’Assemblea
territoriale idrica, e di provvedere all’immediato annullamento delle delibere n. 1 del 16.02.2021 e n. 3 dell’8.06.2020. Si rispetti la legge. I corrispettivi tariffari del
servizio idrico non possono mai essere retroattivi”.

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