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Il collaboratore di Menfi Bucceri in video conferenza al processo “Scacco Matto”

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Mercoledì 15 febbraio, in video conferenza, collegato con l’aula della Corte di Appello di Palermo, deporrà, per la prima volta, in un processo Vito Bucceri, il menfitano che ha saltato il fosso e che, da agosto dello scorso anno, collabora con la Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Il bracciante agricolo,  che nell’operazione antimafia “Opuntia” dell’estate dello scorso anno è stato indicato come il reggente della famiglia mafiosa di Menfi, sarà sentito nel processo nel quale egli stesso è imputato assieme al margheritese Rosario Cascio ed ai fratelli Giovanni e Filippo Campo, di Menfi.  E’ stato il sostituto procuratore generale Rita Fulantelli, ex componente della Dda, che ha rappresentato l’accusa nel processo di primo grado,  a chiedere che venga sentito Bucceri. Analoga richiesta anche è arrivata dalla difesa del collaboratore di giustizia. I verbali di Bucceri, anche nel processo Scacco Matto, sono stati depositati e sempre con tanti omissis. Cascio, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, è stato assolto in primo grado dal Tribunale di Sciacca e condannato in appello solo per associazione mafiosa in continuazione con un’altra sentenza prima dell’annullamento in Cassazione con rinvio ad altra sezione della Corte d’Appello. La Cassazione ha annullato anche per i Campo, difesi dagli avvocati Rizzuti e De Lisi, con rinvio ad altra sezione della Corte di Appello per pronunciarsi in merito all’eventuale concorso esterno. E c’è stato l’annullamento della sentenza d’appello con rinvio anche per Bucceri. La decisione della Cassazione è dell’aprile 2014 ed ha riguardato soltanto queste quattro posizioni. Adesso sono arrivate le dichiarazioni di Bucceri, contenute nei verbali depositati al processo “Icaro”, che si è diviso con imputati che hanno scelto il rito abbreviato e altri l’ordinario,  e anche nel giudizio di appello di “Scacco Matto”. Intanto, sono trascorsi sei mesi dall’inizio della collaborazione di Bucceri e cioè il periodo di tempo massimo per i collaboratori di giustizia per riferire tutte le informazioni di cui sono a conoscenza. Bucceri ha iniziato a collaborare ad agosto dello scorso anno dopo la scarcerazione nell’operazione “Opuntia”.

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