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Comune di Sciacca

Comitato Sanità chiede ispezione del sindaco e deputati al Giovanni Paolo II di Sciacca

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E’ urgente che i deputati regionali della provincia di Agrigento effettuino, anche individualmente, una ispezione all’ospedale di Sciacca ed esercitino il diritto di accesso agli atti relativi alla produttività del ‘Giovanni Paolo II’, alla migrazione sanitaria passiva dall’Asp di Agrigento verso altre strutture sanitarie siciliane o di altre regioni e ai conti di settore, e ciò anche al fine di individuarne le ragioni”. E’ quanto il Comitato civico per la Sanita’ chiede in una nota indirizzata ai parlamentari del territorio dell’Assemblea regionale siciliana e al sindaco nella quale affermano che l’ospedale di Sciacca è al collasso, in una fase di gravissima crisi.

“Chiediamo l’ispezione ai deputati – si legge nella nota – a seguito dell’affermazione di Capodieci dei giorni scorsi, in cui il direttore generale dell’Asp, a proposito dell’Ortopedia di Sciacca, dopo avere accennato all’attuale carenza di medici e alle varie iniziative assunte, dice apertamente di avere deciso la centralizzazione delle attività presso la sola struttura ospedaliera di Agrigento non solo per motivi geografici, ma anche sulla scorta dei dati della produttività”.

Quanto affermato da Capodieci e’ per il Comitato Sanità “tanto grave quanto incomprensibile, perché i dati della produttività non possono non tenere conto che il “Giovanni Paolo II” è un Dea di primo livello al pari del “San Giovanni di Dio”.

Il Comitato, inoltre non e’ convinto neanche dagli addotti motivi geografici, perché afferma: “Il direttore generale avrebbe dovuto considerare che la provincia di Agrigento ha una forma pressoché ovale, con i due Dea di primo livello collocati ciascuno al margine del lato opposto, tenuto conto del fatto che per raggiungere dal versante occidentale della provincia l’ospedale di Agrigento si impiegano più di 90 minuti”.

“Sui dati di produttività, infine – evidenzia la nota del comitato Sanità – che da sempre, e comunque a partire dal momento in cui l’ospedale di Sciacca era azienda ospedaliera, i relativi dati di produttività sono stati superiori a quelli di Agrigento, ma se si chiude il reparto di Ortopedia, o si creano grossi problemi come in altri reparti, è evidente che calano le richieste di prestazioni, anche per ragioni psicologiche”.

Il Comitato infine, elenca le proprie preoccupazioni verso altri reparti come gli operatori dell’Oculistica dirotterebbero ad Agrigento i pazienti, unità semplice con 6 medici rispetto all’unità complessa di Sciacca con soli 4 medici e due assegnati al nosocomio saccebse in servizio ad Agrigento.

E poi ancora i due soli medici in servizio nel reparto di Sciacca a fronte dei sette ad Agrigento.

La mancata attivazione, a 4 anni di distanza del Dea di primo livello, della Stroke Unit, un solo medico in Urologia, una Chirurgia senza primario, i lavori non ancora ultimati del Pronto Soccorso e la seconda sala di Emodinamica non ancora attiva.

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