La Regione Siciliana sosterrà un costo inferiore a quanto inizialmente previsto per il rifornimento idrico nel territorio agrigentino, grazie all’impiego della nave cisterna “Ticino” della Marina Militare. Secondo una nota inviata dal Comando operativo di vertice interforze della Difesa (Covi) alla Protezione civile regionale, l’operazione costerà 20.680 euro, una cifra inferiore a quella preventivata.
L’impiego della “Ticino” si è reso necessario nell’ambito delle operazioni di emergenza idrica che interessano la provincia di Agrigento, aggravate dalla persistente siccità. La nave cisterna è attraccata nel porto di Licata il 26 luglio.
La verifica dei costi è stata sollecitata dalla Protezione civile regionale, che ha ritenuto opportuno un riesame delle spese alla luce delle circostanze emergenziali. La richiesta è stata inoltrata sia al dipartimento nazionale della Protezione civile che al Covi, il quale ha confermato l’importo definitivo.
“Ringraziamo – dice il dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvo Cocina – il dipartimento nazionale di Protezione civile, il Covi, la Marina militare e tutte le istituzioni che si sono subito attivate per rendere questo importante servizio alla Sicilia. Una collaborazione che è stata fondamentale per tamponare la grave emergenza siccità che stiamo affrontando. Fortunatamente, la Cabina di regia, presieduta dal presidente Schifani, il gestore dei servizi idrici dell’Agrigentino, Aica, e alcuni sindaci del territorio, stanno lavorando in modo coordinato e con tempestività. Sono stati individuati nuovi pozzi che hanno permesso di immettere nelle reti quantità di acqua di gran lunga maggiori rispetto a quanto possibile con la nave cisterna (900 metri cubi a viaggio). Per questa ragione, al momento, verificata la concreta possibilità di approvvigionamento con la nave, terremo però in stand by questa soluzione”.
Nel frattempo, prosegue la realizzazione delle opere previste dal primo Piano per l’emergenza idrica, un’iniziativa finanziata dal governo nazionale con 20 milioni di euro. A tale somma si aggiungono ulteriori 38 milioni di euro stanziati dalla Regione Siciliana, destinati a rafforzare l’infrastruttura idrica e a garantire una maggiore resilienza alle future emergenze.
“Gli interventi già effettuati nell’Agrigentino – prosegue Cocina – hanno consentito ad Aica di immettere nelle reti idriche 150 litri al secondo di acqua in più, 18 mila metri cubi al giorno, che supera l’apporto di circa 2 litri al secondo, per 5 giorni e neanche continuativi, che può arrivare con la nave cisterna. E, via via che gli altri interventi in programma si concluderanno, questo dato è destinato ad aumentare di altri 100 litri al secondo”.