Francesca Valenti ricomincia da dove si era dovuto fermare Fabrizio Di Paola. Cambia il sindaco, non cambia la questione tra le questioni, ossia: la mancanza di fondi a disposizione del Comune per poter garantire adeguati servizi pubblici essenziali. E così l’attuale capo dell’amministrazione si è associata alla protesta messa in atto dai colleghi sindaci siciliani contro gli ulteriori tagli ai trasferimenti finanziari agli Enti Locali. “Bene ha fatto il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando, – dice Francesca Valenti – a chiedere un incontro al nuovo governo regionale entro il 31 dicembre per poter individuare gli opportuni interventi a favore dei Comuni”. La richiesta dell’Anci è stata inoltrata al presidente della Regione Nello Musumeci, al presidente dell’Ars Gianfranco Micciché, all’assessore all’Economia Gaetano Armao e all’assessore alle Autonomie Locali Bernadette Grasso. Il sindaco di Sciacca contesta, in particolare, la riduzione di risorse, “che mette sempre più in difficoltà i Comuni, con serio rischio per i pubblici servizi e le proprie ordinarie attività”. La nota dell’Anci al Governo regionale evidenzia come la combinazione di una serie di norme si sia tradotta “con un taglio medio del 28 per cento rispetto alle assegnazioni erogate nel 2016 ai 185 Comuni di popolazione superiore a 5.000 abitanti. Si è così determinata una tanto insopportabile quanto ingiustificata decurtazione di risorse che ha avuto, tra l’altro, il grave effetto di rendere ancora meno accettabili i complessivi ‘criteri di riparto’ del Fondo destinato agli Enti Locali”. “Appare di tutta evidenza – conclude l’Anci a nome dei Comuni rappresentati – come tale stato di cose comprometta la tenuta finanziaria di numerosi Enti Locali e la stessa possibilità di esercitate le funzioni proprie e delegate in favore di cittadini e imprese”. Il sindaco Valenti e l’Amministrazione comunale di Sciacca invitano i parlamentari regionali del territorio a intervenire con urgenza sulla delicata questione. Insomma: l’ormai celebre adagio “soddi uncinnè” si conferma in tutta la sua drammaticità. E pensare che il neopresidente dell’Ars Miccichè ha già fatto sapere che eliminerà i tagli agli stipendi dei parlamentari. Due realtà parallele, dunque. Dove c’è chi vuol vivere al di sopra dei propri mezzi, e dove c’è chi non sa come fare per garantire i servizi ai cittadini: asili, strade, fognature, politiche sociali e chi più ne ha più ne metta.