Una fuga rocambolesca, dopo non essersi fermati ad un posto di blocco nella serata di sabato a Porto Empedocle, così è scattato l’inseguimento per strada.
I due uomini in fuga, si tratta di Gino Mendola, empedoclino, e Andrea Castellino, originario di Cattolica Eraclea, hanno nel corso della folle corsa in macchina cercato di disfarsi dell’arma che avevano con sè lanciando dall’abitacolo il fucile a canne mozze poi recuperato e posto sotto sequestro. Ad un certo punto hanno lasciato la vettura scappando a piedi.
Il primo ad essere bloccato è stato Castellino, che nel frattempo si era liberato di sei cartucce calibro sedici da caccia, poi recuperate. Subito dopo, gli agenti hanno fermato anche Mendola, che si era nascosto dietro agli scogli, a ridosso del muro di cinta della vicina centrale dell’Enel.
Durante la perquisizione domiciliare a casa di Castellino, a Cattolica Eraclea, i poliziotti hanno trovato nascoste altre sedici cartucce calibro 16, una pistola a salve calibro 8 millimetri, priva di tappo rosso, ed un machete.
I due ventisettenni avevano violato l’obbligo di dimora nel Comune di Cattolica Eraclea, misura cautelare a cui erano sottoposti per un altro procedimento penale. Invece, a Castellino è stata contestata anche la violazione della sorveglianza speciale. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Agrigento.
(Nella foto Gino Mendola e Andrea Castellino)