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Comune di Sciacca

Gli studenti delle Superiori di Sciacca chiedono screening, mascherine e Dad: “Vogliamo maggiore sicurezza”

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Gli alunni degli Istituti Superiori di Sciacca tramite i loro rappresentanti dopo esser rientrati in classe hanno indirizzato una missiva ai propri dirigenti e alla sindaca della città, Francesca Valenti.

“Alla luce del vertiginoso aumento dei contagi- chiedono nella missiva – di valutare lo screening per tutta la popolazione studentesca, al fine di preservare l’incolumità di ognuno.
Sono stati finanziati 9 milioni di euro dal Ministero della difesa, al fine di assicurare l’individuazione e il tracciamento dei casi positivi nelle scuole di ogni ordine e grado per l’anno scolastico 2021-2022.
Nell’organizzazione del servizio scolastico chiediamo che vengano ulteriormente rafforzate, inoltre, le misure organizzative finalizzate a evitare gli assembramenti, a favorire l’attività all’aperto, garantire idoneo distanziamento sia per gli studenti che per tutto il personale per l’intero periodo di attività scolastica.
Inoltre vorremmo chiedere se si possa effettuare un accertamento dall’Asp regionale riguardanti i casi covid a Sciacca. Lo chiediamo perchè abbiamo preso atto che dei tanti vaccinati che sono risultati positivi non è accertato chi abbia la terza dose e questo dovrebbe influire notevolmente sia sulla curva di contagio, che sta salendo, e sul colore della zona che spetta a Sciacca”.
“Noi studenti – continuano nella richiesta – reduci da due anni trascorsi in DAD, siamo stremati dalle continue problematiche che ci impediscono di vivere pienamente il significato della scuola, intesa non solo un luogo in cui apprendere, ma anche crescere e maturare: istruzione e sanità avanzano di pari passo, pertanto è necessario che tutti collaborino nel limitare la diffusione del contagio.
Trascorriamo fino ad otto ore tra i banchi, dunque chiediamo che ci vengano garantiti livelli ancora più adeguati di sicurezza e igiene, in primis verificando il rispetto degli standard di affollamento delle aule didattiche, cercando, eventualmente, misure alternative per tutelare la salute e la sicurezza degli alunni e del personale.
Chiediamo che venga garantito un adeguato ricambio d’aria nei luoghi di permanenza di alunni e personale, tenendo conto delle dimensioni e dell’ampiezza di ambienti e spazi, che si intervenga anche sui trasporti, uno dei principali vettori di contagio, che vengano garantiti tamponi e mascherine FFP2, e che venga attivato un adeguato sistema di tracciamento.
Sebbene ciascuno di noi sia animato dalla volontà di tornare al tradizionale sistema di apprendimento, chiediamo che, in virtù dell’esponenziale aumento dei casi COVID tra giovani, venga valutata la possibilità di attivare la DAD fino a quando non si assista ad un sensibile calo dei contagi, accompagnando al rientro in classe le misure di cui sopra”

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