Negli ultimi tempi, il Comitato Zona Disagiata ha espresso forti preoccupazioni riguardo alle modifiche proposte alla Legge Regionale n.5 del 14 aprile 2019, che potrebbero mettere a rischio il servizio sanitario regionale.
“Nonostante le smentite dell’Assessore Regionale alla Salute Giovanna Volo – scrive Vincenzo Russello, presidente del Comitato – sembra che molte forze politiche dell’attuale governo regionale stiano favorendo la sanità privata a scapito di quella pubblica. Questa tendenza di depauperamento della sanità pubblica ha radici che risalgono a diversi anni fa, quando il governo Crocetta e l’Assessore alla Salute Gucciardi decisero di unire gli ospedali di Sciacca e Ribera, indebolendo il territorio e in particolare il distretto sanitario AG2. Questo ha portato a una graduale diminuzione delle risorse del presidio riberese”.
Oggi, il presidio ospedaliero Giovanni Paolo II, secondo il Comitato , e’ a rischio di subire lo stesso destino, con una politica che cerca di centralizzare risorse e servizi ospedalieri a vantaggio di enti e fondazioni private accreditate. Questo comporta una spoliazione dei fondi del Servizio Sanitario Nazionale, che in ultima analisi provengono dai cittadini.
Il Comitato per il Riconoscimento di Ospedale Zona Disagiata continua a lottare per garantire l’adeguata assistenza sanitaria a un territorio considerato disagiato.
“Gli ospedali di Sciacca e Ribera – continua la nota – non dovrebbero essere toccati, poiché depotenziare un presidio ospedaliero non significa potenziarne un altro. Questa lotta è per difendere i diritti di tutti i cittadini, senza distinzione.
Il futuro della sanità regionale non può essere limitato a giochi di nomine. I commissari straordinari impediscono alle Asp di pianificare adeguatamente, mentre i medici fuggono dai nostri ospedali. È necessario agire ora per garantire un futuro sano per la nostra regione”.