Hanno discusso le difese, al Tribunale di Sciacca, nel processo per la morte dell’operaio Domenico Fravolini, avvenuta il 6 febbraio del 2012, nell’impianto della “Fornaci Virgilio” di Sciacca. Imputati di omicidio colposo Salvatore Liotta, di 48 anni, di Sciacca, e Onofrio Costanza, di 76, di Favara, il primo presidente della società e il secondo direttore dei lavori e responsabile del servizio prevenzione e protezione all’interno della cava, all’epoca dei fatti. Per le difese dei due imputati e per il legale che rappresenta la cooperativa, citata come responsabile civile, le misure di sicurezza nella “Fornaci Virgilio” sono state rispettate e non c’è stata alcuna omissione che ha causato la morte di Fravolini. Hanno discusso gli avvocati Paolo Puccio per Liotta, Salvatore Russello per Costanza e Roberto Tricoli, che assiste la cooperativa, citata come responsabile civile, escludendo responsabilità degli imputati e della società. Nella precedente udienza il pm, Christian Del Turco, aveva chiesto 2 anni di reclusione, per omicidio colposo, a carico dei due imputati. Si sono costituiti parte civile la moglie, i figli, i fratelli di Fravolini con gli avvocati Maurizio Gaudio, Giovanna Maria Craparo, Maria Concetta Di Gangi e Calogero Dimino. Il 20 settembre eventuali repliche e la sentenza da parte del giudice monocratico Antonino Cucinella.
Il processo per la morte dell’operaio Fravolini nell’impianto della “Fornaci Virgilio” di Sciacca, per le difese nessuna responsabilità degli imputati
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