Li ha invitati a riprendere l’attività, a fare in modo che le autobotti possano rifornire le famiglie e gli operatori economici di Sciacca, città che pure zone non servite dalla rete idrica. E li ha convinti, in attesa di un nuovo incontro, giovedì pomeriggio, in prefettura, ad Agrigento. Il vice questore Cesare Castelli ha incontrato in commissariato gli autobottisti che lamentano un iter ancora troppo farraginoso per svolgere il loro lavoro con una serie di competenze che vengono svolte da Aica. I rappresentanti delle 4 ditte accreditate sono tornati al lavoro e domani incontreranno il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, e i vertici dell’Aica.
La vicenda riveste una grande importanza per la città perchè in mancanza dei mezzi dei privati rimangono due sole autobotti, una di Aica e l’altra messa a disposizione dal Comune di Montevago.
Ci sono ancora aspetti da chiarire e l’incontro di domani in prefettura consentirà di farlo, ma il passo avanti determinato dall’iniziativa di Cesare Castelli è stato significativo.
A Sciacca c’è chi ha l’appresamento, chi non ce l’ha ma potrebbe averlo e chi, invece, non è nelle condizioni di averlo perchè si trova in zone non servite dalla rete idrica. Domani un incontro in prefettura per esaminare questo aspetto dalla vicenda riguardante la crisi idrica in città che sta mettendo in crisi famiglie ed attività.
