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Inaugurata questa sera a Sciacca la Galleria Fazello (Interviste)

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La Galleria Tommaso Fazello di Sciacca apre al pubblico le sue sale espositive.
Questa sera presentate alla città e aperte al pubblico le sale espositive della Galleria Fazello, che arricchiranno l’offerta della rete museale del territorio. All’evento e’ intervenuto l’assessore dei Beni culturali e Identità siciliana Alberto Samonà. L’iniziativa è stata finanziata dall’assessorato e curata dalla Soprintendenza di Agrigento diretta da Michele Benfari. L’apertura della Galleria Fazello costituisce un primo, importante passo verso la realizzazione del Museo regionale interdisciplinare di Sciacca negli imponenti spazi espositivi del Complesso Monumentale di Santa Margherita. La realizzazione del polo museale saccense fu fortemente voluta e promossa da Sebastiano Tusa al suo insediamento come assessore dei Beni culturali e identità siciliana. Il grande complesso monumentale è stato di recente acquisito dalla Regione Siciliana e la Soprintendenza di Agrigento sta elaborando il progetto di restauro, il piano scientifico e di allestimento del Museo. La Galleria Fazello è allestita in due sale dell’imponente complesso monumentale in stile gotico–catalano Tommaso Fazello, sede del Museo del Mare. La selezione delle opere esposte esemplifica alcuni importanti aspetti della storia dell’arte di Sciacca, abbracciando pittura, scultura e ceramica. Si tratta di opere d’arte mai esposte al pubblico, nelle quali si riconoscono la storia e l’identità culturale della città. La loro fruizione è stata possibile grazie alla collaborazione proficua tra le più importanti Istituzioni del territorio: la Soprintendenza di Agrigento, che ha curato gli aspetti scientifici e museografici; il Comune di Sciacca, proprietario del complesso monumentale Tommaso Fazello e degli spazi espositivi; il Liceo artistico Giuseppe Bonachia e il Libero consorzio comunale di Agrigento, attenti custodi da più di trent’anni di tre prestigiosi pannelli ceramici, tra cui il Fante con Alabarda, del 1608, autoritratto del grande maestro ceramista Giuseppe Bonachia detto il “Maxarato”; l’Arcidiocesi di Agrigento, ente prestatore della splendida Sacra Famiglia di Mariano Rossi e di una Madonna con Bambino in marmo, della fine del XV secolo; l’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento, che ha reso fruibili al pubblico due dipinti della “scuola di Sciacca” appartenenti al complesso monumentale di Santa Margherita. Fondamentale è stato inoltre il contributo di alcune agenzie culturali e associazioni del territorio.
La sezione dedicata alla ceramica, espone, oltre ai tre splendidi pannelli maiolicati, le mattonelle figurate appartenenti al pavimento ceramico tardo-medievale, datato al 1496, della Chiesa di santa Margherita, opera dei maestri ceramisti Antonio Scoma e Pietro Francavilla. Nella sala delle ceramiche si può ammirare inoltre una importante collezione di albarelli, boccioni, cilindri, mattonelle, dai raffinati disegni e decorazioni, spesso figurati, e due targhe devozionali. I pezzi sono databili dal XVII al XIX secolo. Si tratta di opere di Sciacca e Burgio, botteghe ceramiche storicamente legate da stili e maestranze comuni.

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