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Comune di Sciacca

La guerra dei numeri del riciclo del vetro a Sciacca, M5S e amministrazione in contrasto sul quantitativo

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La frazione vetro selezionato avente codice CER 15.01.07, dall’1 gennaio al 31 luglio 2018, è pari a 288.343,50 chilogrammi, oltre ad altri 78.493,92 chilogrammi del mese di agosto”. Così la nota ufficiale di replica del Comune di Sciacca che smentisce quanto dichiarato stamane dalla consigliera Cinque Stelle, Teresa Bilello che riportando quanto appreso da una richiesta di accesso agli atti dalla stessa presentata, ha riferito di un quantitativo di vetro riciclato nel 2018 pari a zero. 

“Dunque che fine fa il nostro vetro? – si chiede la consigliera nella nota che ha anche presentato una interrogazione – E’ chiaro che per la città si configurano danni economici e ambientali enormi. Danni che come al solito pagheranno i cittadini onesti, gli stessi che devono sopportare un rincaro della TARI di quasi il 20%. Infatti il vetro non riciclato diventa “sovvallo”, ossia materiale di scarto che va in discarica a spese del comune. Da qui il danno economico. Riciclare il vetro, inoltre, consente di risparmiare materie prime, energia ed emissioni di CO2. Da qui il danno ambientale. Ma non finisce qui. Esaminando gli atti sembra, che non vengano neppure smaltite pile e farmaci. Forse perché sono solo dei costi per le ditte? Forse perché non sono stati distribuiti i contenitori appositi?”.

Dopo le dichiarazioni della consigliera pentastellata anche Enzo Bono, per conto della Sea-Bono che a Sciacca si occupa della gestione e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani con l’affidamento del Piano Aro, si è affrettato a smentire dati e modalità invece, affermati nella nota dei grillini.

“L’ufficio sottolinea anche – hanno aggiunto nella replica il sindaco Francesca Valenti e l’assessore Carmelo Brunetto – che tutto il materiale selezionato, compresi i 366.837,42 chilogrammi di imballaggi in vetro non vengono trasferiti in discarica come sovvalli e pertanto il Comune di Sciacca non sostiene nessun costo sia per l’attività di selezione che per lo smaltimento in discarica”. “La scelta del metodo di raccolta differenziata “multimateriale” (carta, cartone, vetro, legno, plastica, alluminio e metalli) – spiegano ancora il sindaco Valenti e l’assessore Brunetto – è stato stabilito dal Piano ARO da parte della precedente ’Amministrazione Comunale, piano approvato dal Consiglio Comunale. Con il metodo di raccolta multimateriale differenziato, tutte le frazioni degli imballaggi, appartenenti alla famiglia del 15.01 ovvero “Imballaggi (compresi i rifiuti urbani di imballaggio oggetto di raccolta differenziata)” vanno inserite con il codice CER 15.01.06 (Imballaggi di materiali misti) e pertanto, in fase di raccolta le quantità delle singole frazioni dei rifiuti differenziati non sono rilevabili. Tutti i rifiuti differenziati raccolti vanno, come da Piano ARO, sottoposti a selezione”

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