L’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, questa sera, all’agenzia Ansa, a proposito della “rivoluzione nella sanità siciliana”, ha voluto precisare che :“Non esiste al momento alcuna proposta di legge che punti alla modifica del sistema sanitario regionale attualmente vigente. Il documento che alcune testate giornalistiche hanno pubblicato è una mera ipotesi di studio che necessita di un lavoro di approfondimento per essere trasformato in qualcosa di strutturato. Per questa ragione il documento in questione non è stato ancora sottoposto al presidente della Regione o alla giunta regionale che dunque ne ignoravano l’ esistenza. Ogni tentativo di farlo passare per un documento ufficiale risulta, quindi, falso e pretestuoso”.
In ogni caso, la vicenda ha subito determinato preoccupazione in particolare in un territorio, come quello di Sciacca, che già presenta criticità non secondarie come quelle che riguardano l’Urologia e l’Oncologia del Giovanni Paolo II. Per l’agrigentino “l’ipotesi di studio” è un’azienda San Giovanni di Dio di Agrigento che gestisca anche gli ospedali di Sciacca, Licata, Ribera e Canicattì.
Questa sera, intanto, il consigliere comunale Giuseppe Catanzaro, ricordando che per mercoledì 11 ottobre è fissata una riunione con i sindaci del territorio, in municipio, a Sciacca, proprio sul tema sanità, anticipa al sindaco Fabio Termine che domani, lunedì, chiederà al primo cittadino di “convocare tutte le opposizioni nella giornata di martedì 10 ottobre, precedente alla conferenza del giorno dopo. Tale convocazione dovrà avere luogo per discutere insieme a tutto il consiglio comunale di Sciacca delle strategie politiche ed amministrative da mettere in atto insieme ai sindaci del territorio, da definire o già definite, al netto delle ultime indiscrezioni provenienti da Palermo, coinvolgendo tutti i consiglieri comunali della città sulle delicate scelte che verranno annunciate alla città mercoledì”.
Per Catanzaro “la delicatezza della questione impone, da adesso, la collaborazione piena di tutte le forze politiche del territorio, nel perimetro di una collaborazione istituzionale chiara e condivisa”.