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Mafia dei pascoli a Santa Margherita Belice, fissate le prime udienze al Riesame

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Nell’inchiesta per estorsione e illecita concorrenza con minaccia o violenza, aggravati dal metodo mafioso, con cinque arresti, a Santa Margherita Belice e Montevago, sono state fissate le prime udienze al Tribunale del Riesame di Palermo per esaminare le richieste di annullamento delle misure cautelari. Si svolgeranno giovedì 20 giugno.

Le indagini, coordinate dai pm Alessia Sinatra e Claudio Camilleri, abbracciano un periodo compreso tra il 2016 e il 2022. Si ipotizza il pervasivo controllo e la gestione illecita delle attività agro-pastorali sul territorio di Santa Margherita del Belice, Montevago e Sambuca di Sicilia fino al confine con Contessa Entellina.

Per Pasquale Pasquale Ciaccio, di 59 anni, di Santa Margherita Belice, l’istanza è stata presentata dagli avvocati Carmelo Carrara e Antonino Augello. Un altro indagato è Domenico Bavetta, di 42 anni, di Montevago. Anche Bavetta, difeso dall’avvocato Pietro Abate, si è rivolto al Riesame.

Gli altri arrestati sono Giovanni Campo, di 33 anni, e Pietro Guzzardo, di 46. Sono difesi, rispettivamente, dagli avvocati Carmelo Carrara e Giuseppe Giambalvo. Pietro Campo, di 72 anni, di Santa Margherita Belice, anche lui destinatario di custodia cautelare in carcere, era già detenuto nel carcere di Asti. La sua difesa è stata assunta dall’avvocato Carmelo Carrara.

Le difese puntano sulla mancanza dei gravi indizi di colpevolezza e sull’insussistenza dell’aggravante dell’agevolazione mafiosa. In queste ore gli avvocati esaminano gli atti depositati dalla Procura della Repubblica di Palermo.

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