Il Dipartimento regionale della Protezione civile, sul maltempo che ha colpito ieri la Sicilia ha affermato che è stato ampiamente annunciato con 24 ore di anticipo e un’allerta arancione, replicando, così alle critiche su una presunta mancata comunicazione.
Nell’avviso si poteva leggere, infatti, testualmente: “Dal mattino di domani, martedì 5 ottobre 2021, e per le successive 24 ore, si prevedono precipitazioni da sparse a diffuse, a prevalente carattere di rovescio o temporale. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, locali grandinate, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento”.
“L’evento meteo ha raggiunto caratteristiche estreme – spiega Salvo Cocina, dirigente generale del Dipartimento regionale della Protezione civile – perché aggravato da forti raffiche di vento con velocità e direzioni variabili non prevedibili puntualmente. Si tratta di fenomeni temporaleschi, denominati “downburst”, raffiche discendenti accompagnate da precipitazioni e fulminazioni, diversi dalle trombe d’aria che invece hanno moto vorticoso. Sono eventi da clima tropicale oggi sempre più frequenti alle nostre latitudini, probabilmente causati dai cambiamenti climatici in atto, e a cui bisogna essere preparati, ma impossibili da localizzare in anticipo, perché si formano in maniera improvvisa e colpiscono aree molto ristrette”. “Le raffiche discendenti localizzate – chiarisce ancora Cocina – hanno prodotto danni principalmente a strutture precarie, come tettoie, gazebo, tende e cartelloni pubblicitari, sia a causa della cattiva fattura degli stessi che del cattivo fissaggio, ma principalmente per l’estrema velocità delle raffiche di vento. Gli allagamenti di sottopassi e parti depresse sono stati causati dalla cattiva regimentazione delle acque superficiali anche dovuta alla mancanza di manutenzione delle caditoie e all’inadeguatezza della rete fognaria. Mentre i fenomeni di smottamento sulle sedi stradali sono stati causati dalla mancanza di manutenzione dei terreni limitrofi alla rete stradale anche secondaria.Il sistema regionale, oltre ad aver dato l’allerta meteo in tempo – aggiunge il dirigente generale – al fine di permettere a tutti i centri di competenza di attivare le misure preventive di protezione civile, monitorare i punti a rischio o fare sgomberare gazebo, mercati, attività all’aperto in zone soggette ad allagamento, ha seguito le evoluzioni dei fenomeni tramite la Soris, la Sala operativa regionale, ha presidiato il territorio, ha attivato le squadre di volontariato e ha dato assistenza alle decine di richieste di intervento pervenute”.