Si registra nelle ultime ore l’intervento anche dell’onorevole Michela Brambilla sul caso dell’avvelenamento dei randagi a Sciacca che con un post su Facebook ha annunciato come presidente della Lega italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente di aver presentato una denuncia contro ignoti sul grave episodio verificatosi a Muciare e di aver scritto al sindaco di Sciacca per chiedere l’immediata e rigorosa applicazione di tutte le norme vigenti sui bocconi avvelenati e per la lotta al randagismo.
“L’uso del veleno – ha affermato l’ex ministro – per risolvere, con un macabro e inaccettabile fai-da-te, l’emergenza randagismo è purtroppo cosa di tutti i giorni, in Sicilia e in altre Regioni del Paese. Ma le dimensioni del massacro dicono che in alcuni territori, e l’agrigentino è certamente uno di questi, si è ormai passato ogni limite, sia per quanto riguarda le sofferenze inflitte ad animali colpevoli solo di esistere, sia per il pericolo, dI sicurezza e sanitario, al quale sono esposte le persone, sia per l’immagine di un territorio dove, tra l’altro, quest’anno tornerà anche il Giro d’Italia (passando proprio per Sciacca)”.
Parole durissime quelle dell’onorevole Brambilla che così ha poi proseguito: “Il massacro che si va scoprendo in queste ore desta giustamente l’indignazione non solo dei siciliani che amano gli animali, ma delle persone sensibili di tutto il Paese. A questi livelli di degrado non si arriva in un giorno: ci sono precise responsabilità che devono essere individuate e istituzioni che vanno richiamate al loro dovere”.