L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha avviato la stabilizzazione del personale del comparto e della dirigenza, a cui sono destinati complessivamente 333 posti della dotazione organica. Contemporaneamente sono stati riservati altri 355 posti per accesso dall’esterno, attraverso procedure di mobilità da avviare assieme alla stabilizzazione e, in caso di mancata copertura di tutti i posti disponibili, per mezzo di concorsi pubblici.
Lo comunica questa mattina l’Azienda sanitaria provinciale tramite il commissario Gervasio Venuti che lascerà il suo incarico a fine maggio, in seguito alle nuove nomine dei vertici Asp e ospedalieri in Sicilia.
“Le stabilizzazioni – si legge nella nota – saranno effettuate nel triennio 2018-2020 in applicazione del decreto legge 75/2017, il cosiddetto “decreto Madia”, del D.P.C.M. 6/3/2015 e nel rispetto delle recenti direttive emanate dall’Assessorato Regionale alla Salute. Per determinare i posti disponibili da destinare alle assunzioni a tempo indeterminato, l’Asp di Agrigento, di concerto con le Organizzazioni sindacali del Comparto e della Dirigenza, ha deliberato la rimodulazione del piano triennale 2018-2020 del fabbisogno di personale, che tiene conto delle assunzioni a tempo indeterminato già effettuate nel 2017 e all’inizio del 2018 oltre che delle cessazioni previste nel triennio, dando così nuovo impulso alle procedure di stabilizzazione e potenziamento degli organici. Il documento programmatico definito dalla Direzione strategica prevede l’uscita dal precariato per 222 dirigenti medici e per altre 265 figure professionali del comparto e di altri profili dirigenziali. Il piano approvato dall’Azienda rappresenta un quadro di programmazione dinamica e prevede l’immissione in servizio, secondo le diverse modalità di reclutamento, di dirigenti medici appartenenti a tutte le discipline, in particolare: 16 in cardiologia, 1 in dermatologia, 2 in ematologia, 4 in geriatria, 2 in malattie dell’apparato respiratorio, 3 in malattie infettive, 20 in medicina d’accettazione e urgenza, 11 in medicina fisica e riabilitativa, 6 in medicina interna, 11 in nefrologia, 7 in neonatologia, 1 in neurologia, 3 in neuropsichiatria infantile, 4 in oncologia, 6 in pediatria, 11 in psichiatria, 2 in radioterapia, 2 in reumatologia, 11 in chirurgia generale, 2 in chirurgia vascolare, 10 in ginecologia ed ostetricia, 2 in oftalmologia, 7 in ortopedia, 2 in otorinolaringoiatria, 3 in urologia, 4 in anatomia patologica, 15 in anestesia e rianimazione, 3 in medicina trasfusionale, 2 in medicina nucleare, 4 in patologia clinica, 7 in radiodiagnostica, 9 in epidemiologia, 1 in igiene degli alimenti, 2 nella direzione medica di presidio, 24 nell’organizzazione dei servizi sanitari di base e 2 nelle cure palliative. Ai medici si aggiungono, per quanto riguarda il reclutamento di personale del Comparto e della Dirigenza in altri profili, altri: 133 infermieri, 18 operatori socio-sanitari, 5 tecnici della prevenzione, 1 logopedista, 1 tecnico della riabilitazione psichiatrica, 1 dietista, 11 ostetriche, 1 tecnico di neurofisiopatologia, 16 tecnici di laboratorio biomedico, 8 tecnici di radiologia, 3 assistenti sociali, 1 analista, 1 assistente tecnico, 7 collaboratori tecnici, 3 veterinari, 10 psicologi, 5 biologi, 1 fisico, 2 dirigenti delle professioni sanitarie, 13 farmacisti, 8 assistenti amministrativi, 15 collaboratori amministrativi ed 1 ingegnere. Le stabilizzazioni saranno avviate attraverso bandi pubblici, già approvati, che saranno pubblicati nei prossimi giorni, per estratto, sia sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana che su quella della Regione siciliana e, per esteso, sul sito aziendale www.aspag.it”.
In contemporanea, è previsto l’avvio delle procedure di mobilità (regionale e in subordine extraregionale) destinate a tutti i profili per l’eventuale copertura dei posti destinati all’accesso esterno. Anche le mobilità saranno oggetto di appositi bandi che saranno resi pubblici nei prossimi giorni con le stesse modalità delle stabilizzazioni.
I primi effetti dei provvedimenti presi sono già concreti: la Direzione strategica Asp ha disposto l’immissione in servizio a tempo pieno e indeterminato di varie figure professionali che, attualmente, svolgono il proprio servizio presso l’Asp di Agrigento in posizione di comando. Si tratta di un cardiologo, un chirurgo vascolare, un farmacista, un collaboratore amministrativo professionale e ventisette infermieri. A tempo indeterminato vengono immessi in servizio anche due nuovi ausiliari specializzati e quattro operatori socio sanitari.
Per fronteggiare le criticità nei reparti di pronto soccorso l’Azienda ha anche disposto un provvedimento con cui si attua il reclutamento di ventisei dirigenti medici da destinare alle aree di emergenza dei presìdi ospedalieri di Agrigento, Sciacca, Licata, Ribera, e Canicattì per la durata di sei mesi. Ancora per quanto riguarda l’affidamento di nuovi incarichi a tempo determinato sono in arrivo venti ausiliari specializzati ed un tecnico di radiologia che assumeranno l’incarico, rispettivamente, per la durata di tre mesi ed un anno.
Il Commissario Gervasio Venuti, nel manifestare la propria soddisfazione per il risultato raggiunto, dichiara che “con la stabilizzazione e la mobilità del personale approvate dall’ASP di Agrigento si dà un impulso determinante all’attività dell’Azienda, che oggi soffre di carenza di risorse umane in molti processi assistenziali e di supporto (logistica, area tecnica, etc.), con conseguenze sulla natura e sulla qualità delle prestazioni erogate, oltre che sul carico di lavoro che oggi grava in modo anomalo su molti dipendenti. Solo offrendo posti di lavoro a tempo indeterminato si può, infatti, disporre in provincia di Agrigento di un adeguato numero di professionisti di elevate competenze che servono alle nostre Unità operative. Nel giro di alcuni mesi si potrà progressivamente assicurare un incremento quali-quantitativo dell’assistenza e programmare una reale crescita dei servizi offerti ai cittadini. Il mio ringraziamento va al personale che ha sostenuto sinora l’attività dell’Azienda con grande professionalità, sensibilità e spirito di appartenenza e alle forze sociali che hanno condiviso l’esigenza di investire rapidamente in risorse umane, sulla base di un programma operativo che potrà essere adeguato dinamicamente alle esigenze aziendali e alla programmazione regionale”.