E’ stato rinvenuto un presunto ordigno bellico in mare, a circa tre miglia a Sud di Porto Palo del Comune di Menfi. Il Tenente di Vascello, Capo del Circondario marittimo e Comandante del porto di Sciacca, Francesco Petrunelli al fine di prevenire il verificarsi di possibili danni, di salvaguardare l’incolumità pubblica e privata, l’inquinamento dell’ambiente nonché garantire la sicurezza della navigazione in attesa dell’intervento di rimozione / distruzione del presunto ordigno bellico ha ordinato l’obbligo a tutte le unità navali di navigare ad una distanza non inferiore a 200 metri, a tutte le unità navali di non sostare alla fonda e ai motopescherecci di non esercitare l’attività di pesca a “Strascico”.
Il ritrovamento e l’individuazione sono stati effettuati dall’ unità navale di ricerche scientifiche denominata “TITAN”, impiegata per il progetto “Marine feasibility studies for Tunisia italy power per il collegamento HVDC ITALIA-TUNISIA”, nel corso delle attività’ di ispezione dei fondali marini mediante l’utilizzo di ROV, all’interno delle acque ricadenti nel Circondario Marittimo di Sciacca.
Ai contravventori dell’ordinanza emessa dalla Capitaneria di Porto, salvo che il fatto costituisca diversa e/o più grave fattispecie illecita, saranno sanzionati ai sensi: dell’art. 53, comma 4 del Decreto legislativo n°171/2005 e ss.mm./ii., se alla condotta di un’unità da diporto; dell’art. 1174, comma 1, ovvero dell’art. 1231 del Codice della Navigazione, negli altri casi e a seconda della fattispecie.
Inoltre, i contravventori saranno ritenuti responsabili civilmente dei danni che possono derivare alle persone e/o alle cose in conseguenza dell’avvenuta trasgressione.